17/12/2021 di Redazione

Per cloud e 5G, in Europa 2 miliardi di euro da qui al 2027

La Commissione Europea ha avviato il primo programma di lavoro dell’iniziativa Connecting Europe Facility (CEF Digital), essenziale per garantire competitività e sovranità digitale.

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L’Europa è al lavoro per trasformare le sue reti informatiche e telefoniche e investirà un miliardo di euro da qui al 2023 per potenziare e rendere più sicure le infrastrutture di telecomunicazione, in particolare fibra ottica e 5G, e i data center a cui si appoggia il cloud, con un focus particolare sugli scambi di dati transfrontalieri. Un altro miliardo di euro sarà messo a disposizione dal 2024 al 2027. I fondi, in parte pubblici e in parte privati, rientrano nel più ampio Connecting Europe Facility (Cef) della Commissione Europea: un programma da ben 33,7 miliardi di euro, teso a trasformare non solo le infrastrutture informatiche ma anche quelle dei trasporti e dell’energia. Ora, per quanto riguarda la componente digitale del nuovo piano ovvero Cef Digital, è appena stato annunciato il primo programma di lavoro.

Ma non è la prima volta che si sente parla di Cef Digital: nella precedente edizione del programma, iniziata nel 2014 e terminata nel 2020, i progetti si sono focalizzati sul potenziamento delle infrastrutture degli Stati membri e sulla copertura Wi-Fi delle aree rurali e semi rurali. Ora, per il periodo 2021-2023 le azioni di Cef Digital si concentreranno su tre aree.

La prima è la realizzazione di un’infrastruttura di rete 5G che copra il territorio europeo e in particolare i corridoi transfrontalieri e le smart city. La seconda è lo sviluppo di nuove infrastrutture backbone e, insieme, il “significativo aggiornamento” di quelle esistenti, per potenziare le comunicazioni elettroniche fra Stati membri e tra l’Unione Europea e i Paesi extra Ue. Nel progetto rientrano anche le federazioni cloud, le infrastrutture di quantum computing e i cavi sottomarini. Terzo obiettivo è la realizzazione di infrastrutture IT legate a progetti transfrontalieri, anche nell’ambito dei trasporti e dell’energia.

Tutto questo, ha spiegato la Commissione, sarà essenziale per consentire all’Europea di mantenere la sovranità digitale sui propri dati. “Investire nella connettività transfrontaliera continuerà a essere un elemento chiave nella trasformazione dell’Europa e nella sua competitività”, ha dichiarato la commissaria Margrethe Vestager, executive vice president di A Europe Fit for the Digital Age. “Il miglioramento di reti e infrastrutture garantirà che i cittadini e le imprese europee possano accedere a nuovi posti di lavoro, competere su nuovi mercati e rafforzare le loro attività”.

“Una connettività sicura e veloce è il pilastro su cui costruiremo il Decennio Digitale dell’Europa, ha detto Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato Interno. “Darà agli europei accesso a competenze digitali, permetterà alle aziende di innovare e supporterà la disponibilità di applicazioni senza precedenti in campi come la salute, l’istruzione e i servizi pubblici online”. La prima chiamata per i progetti che vogliano richiedere finanziamenti partirà a inizio gennaio 2022. La Commissione Europea ha anche previsto un “info day” in cui saranno dati maggiori dettagli sui bandi, sul processo di selezione e sull’ottenimento dei fondi.

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