08/11/2022 di Redazione

Più sicurezza e gestione nei server Hpe ProLiant Gen11

La nuova generazione di macchine prevede processori Amd Epyc o Ampere. Decuttano funzioni di sicurezza ulteriori e una piattaforma per la gestione da remoto.

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L’IT delle aziende è sempre più “ibrido”, cioè il risultato di una mescolanza di risorse on-premise, cloud ed edge. Hpe ha presentato una nuova generazione di server ProLiant che è pensata proprio per gli attuali contesti di IT ibrido e per carichi di lavoro che includono intelligenza artificiale, machine learning, data analytics, applicazioni cloud native, applicazioni graphic-intensive, virtualizzazione e Virtual Desktop Infrastructure. I ProLiant Gen11 offrono prestazioni ottimizzate per i diversi carichi di lavoro, sicurezza certificata by design e una nuova piattaforma di gestione basata su cloud (Hpe GreenLake for Compute Ops Management).

La gamma include modelli con processori Amd Epyc di quarta generazione (disponibili tramite la piattaforma cloud GreenLake) e il server ProLiant RL300 Gen11, che utilizza processori Ampere. Tutti i nuovi sistemi di undicesima generazione possono essere acquistati direttamente da Hpe o attraverso i partner di canale della multinazionale.

Rispetto ai ProLiant di generazione precedente, i ProLiant Gen11 hanno il 50% in più di core per il consolidamento dei carichi di lavoro, il doppio della larghezza di banda I/O e il 33% in più di densità Gpu, fatto utile per applicazioni di intelligenza artificiale o graphic-intensive.

Altre novità riguardano la sicurezza: la piattaforma Hpe Silicon Root of Trust è stata ampliata con nuove funzionalità di protezione dei server e dei dati. In particolare, il chip Hpe Integrated Lights-Out e il software Hpe iLO abilitano la gestione da remoto per configurare, monitorare e aggiornare i server in modo sicuro e senza interruzioni di operatività. L'ultima versione presenta una nuova modalità di autenticazione mediante il protocollo SPDM (Security Protocol and Data Model) e nuove funzionalità di monitoraggio e controllo basate su standard aperti.

Inoltre il Trusted Platform Module introduce un ulteriore livello di sicurezza monitorando l’avvio e lo stato del sistema. In terzo luogo, l’iniziativa Hpe Trusted Supply Chain (che certifica la protezione dei dati rafforzata durante il processo di produzione dei server) dopo essere stata lanciata due anni fa limitatamente agli Stati Uniti  ora è stata estesa a tutte le geografie.


"La capacità di elaborazione resta il fondamento di qualsiasi strategia Hybrid-IT," ha dichiarato Neil MacDonald, executive vice president e compute general manager di Hewlett-Packard Enterprise. “Hpe porta l’IT, e quindi il business, più vicino all'edge, dove vengono creati i dati, dove vengono fornite nuove esperienze cloud e dove la sicurezza deve essere parte integrante. I nuovi server Hpe ProLiant Gen11 sono ingegnerizzati per il mondo ibrido e per offrire un'esperienza operativa cloud-based intuitiva, sicurezza certificata by design e prestazioni ottimizzate per i carichi di lavoro".

La nuova piattaforma di gestione basata su cloud, GreenLake for Compute Ops Management, permette di automatizzare l’installazione, il monitoraggio e la gestione dei server. Tutte queste operazioni possono essere eseguite da remoto, indipendentemente dalla collocazione del server. La console include anche report dettagliati sui consumi energetici e sulle emissioni inquinanti, sia dei singoli server sia di ambienti di elaborazione completi. Il sistema è integrato su tutti i server ProLiant Gen11 ed è anche disponibile, in modalità as-a-Service tramite sottoscrizione, per i modelli Gen9 e Gen10.

 

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