28/02/2020 di Redazione

Posta Elettronica Certificata, così la usano gli italiani

Secondo i dati di AgID, sono state attivate nel nostro Paese oltre 10,8 milioni di caselle Pec. Il servizio di Aruba è popolare soprattutto tra i privati, ancor più che tra le aziende.

immagine.jpg

Non è una semplice email: un messaggio scambiato tramite Pec, Posta Elettronica Certificata, ha lo stesso valore legale di una raccomandata, in cui vengono certificati l’invio e la ricezione da parte del destinatario. Obbligatoria per le comunicazioni tra Pubblica Amministrazione e imprese, la Pec si sta affermando tuttavia anche tra i privati.

 

L’ascesa di questo strumento tra i privati è testimoniata, per esempio da Aruba, uno dei fornitori del servizio autorizzati in Italia. L’azienda riferisce che nel 2019 i principali titolari di caselle Aruba Pec sono stati proprio i soggetti che non avevano l’obbligo legale di usarla, ossia i privati: a loro fa capo il 43% degli account attivati. Un segnale, forse, del crescente desiderio di poter dialogare con la Pubblica Amministrazione attraverso i canali digitali, aggirando le scomodità, gli ostacoli burocratici e la lentezza tipici dei rapporti tramite sportello. Seguono, per numero di Pec attivate da questo provider, le ditte individuali (25%), le aziende (25%) e i liberi professionisti (7%). 

 

Sulla piattaforma di Aruba il 25,8% dei messaggi di Pec inviati l’anno scorso servivano a comunicare con la Pubblica Amministrazione, il 9,8% per comunicare con aziende, il 7,2% per partecipare a bandi, gare d’appalto e concorsi, il 9,1% per la ricezione di fatture elettroniche. Altri utilizzi più o meno frequenti sono le comunicazioni su supplenze scolastiche e la sottoscrizione o la disdetta di contratti.

 

Tornando ai più ampi dati italiani, dall’osservatorio dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) emerge che nel 2019 si contavano nel nostro Paese 10.835.317 caselle Pec attive. L’anno scorso sono stati scambiati in Italia quasi 2,4 miliardi di messaggi di Posta Elettronica Certificati, corrispondenti a una media giornaliera di 6,5 milioni.

 

ARTICOLI CORRELATI