24/05/2022 di Redazione

Semiconduttori, Samsung si prepara a grandi investimenti

La società sudcoreana ha annunciato investimenti pari a 332 miliardi di euro per il quinquennio 2021-2026, destinati ad attività strategiche. Fra cui, ovviamente, la produzione di chip.

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Processori, memorie, display, ma anche tecnologie per la biofarmaceutica e altre attività strategiche per la crescita futura. Samsung è pronta a spendere più di quanto non lo fosse solo pochi mesi fa. L’azienda sudcoreana ha annunciato un piano di investimenti quinquennale sostanzioso: per il periodo 2021-2026 spenderà 450.000 miliardi di won, cioè oltre 332 miliardi di euro, per attività strategiche tese ad alimentare la crescita a lungo termine, come la produzione di semiconduttori, la biofarmaceutica e le tecnologie di prossima generazione.

 

La cifra stanziata segna un incremento di circa il 30% rispetto al precedente piano quinquennale per le attività strategiche, ma è anche superiore rispetto alle previsioni di investimento annunciate dalla stessa Samsung l’anno scorso. Per quanto riguarda i semiconduttori, l’azienda continuerà a rafforzarsi nell’area dei chip di memoria, anche attraverso la sperimentazione di nuovi materiali e architetture.

Samsung si focalizzerà anche sui chip logici, come i processori per applicazioni e i sensori di immagine; inoltre continuerà a lavorare allo sviluppo di nuove tecnologie in cui funzioni di memoria e di calcolo si combinano su un singolo chip. Nelle attività di fonderia, l’obiettivo di Samsung sarà quello di procedere verso la produzione di massa di chip basati su processo a 3 nanometri.

Sul totale dei 450.000 miliardi di won pianificati, circa 360.000 miliardi saranno investiti in Corea del Sud, con la prospettiva di creare circa 80mila nuovi posti di lavoro nell’arco dei cinque anni. E con l’obiettivo, comune a molti operatori del mercato semiconduttori, di accorciare la supply chain e garantire maggiore resilienza alle aziende della propria area geografica. Questa è, d’altra parte, la strategia seguita anche a livello istituzionale da Stati Uniti ed Europa, oltre che da aziende occidentali come Intel.

Le intenzioni di Samsung negli States
L’annuncio di Samsung arriva a qualche giorno dalla visita del presidente statunitense, Joe Biden, a una fabbrica di semiconduttori di Pyeongtaek. D’altra parte gli Stati Uniti sono per Samsung non solo un primario mercato di sbocco ma anche un luogo di produzione. Ne è esempio l’impianto produttivo che sorgerà a Taylor, in Texas, per il quale è stato pianificato un investimento da 17 miliardi di dollari, e da cui usciranno soprattutto componenti di tecnologia avanzata destinati agli smartphone, ad applicazioni di intelligenza artificiale e all’High Performance Computing.

Attualmente, l’unico sito produttivo di Samsung al di fuori della Corea del Sud e della Cina è quello di Austin, in cui vengono fabbricati soprattutto chip a 14 nanometri. Considerando il recente acquisto di terreno circostante l’impianto, non è escluso che Samsung voglia ampliare la produzione.

 

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