13/01/2023 di Redazione

Semiconduttori, Tsmc prevede crisi e ripresa nel 2023

Taiwan Semiconductor Manufacturing Company prevede per il primo trimestre un calo dei ricavi e un recupero nella seconda parte dell’anno.

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La crisi dei chip si trasforma. In questo 2023 i produttori di semiconduttori non dovranno solamente affrontare problemi di domanda che eccede l’offerta e l’incertezza di nuovi lockdown (come quelli che l’anno scorso hanno bloccato le fabbriche in una Cina ancora sottoposta a alla politica zero-Covid del governo). La difficoltà di reperimento delle materie prime, l’inflazione e la riduzione dei consumi di beni voluttuari condizioneranno il mercato dei chip, al punto che un gigante del settore come Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (Tsmc) prevede un calo di ricavi del 5% nel primo trimestre dell’anno, versus analogo periodo del 2022. A tutti i fattori citati se ne aggiunge un altro: Apple è sempre più indirizzata verso l’autosufficienza e ridurrà gradualmente i contratti di fornitura con produttori di componenti per smartphone e computer.

Tsmc ha anche fatto sapere che ridurrà le proprie spese di capitale dai 36,3 miliardi di dollari del 2022 ai 32-36 miliardi previsti per quest’anno. L’ampia forbice della stima è indicativa, probabilmente, della grande incertezza che aleggia nei mercati, legata anche alle vicende internazionali della geopolitica (il conflitto russo-ucraino e la messa al bando dei chip cinesi negli Stati Uniti).

Nella seconda parte dell’anno, tuttavia, lo scenario si prospetta meno fosco. “Prevediamo che il ciclo dei semiconduttori raggiunga il punto più basso in un qualche momento del primo semestre e recuperi nella seconda metà del 2023”, ha dichiarato C.C. Wei, amministratore delegato di Tsmc. L’espansione dei ricavi sarà sostenuta dal lancio di nuovi prodotti, tra cui componenti basati su intelligenza artificiale. Gli investimenti non mancheranno: nel 2022 è stato annunciato un piano triennale da 100 miliardi di dollari destinati alle attività di manifattura, ricerca e sviluppo.

Inoltre l’azienda taiwanese ha in progetto l’apertura del suo primo stabilimento produttivo europeo, come annunciato lo scorso dicembre: sarà realizzato in Germania e sfornerà principalmente componenti destinati al mercato automobilistico. Il presidente della compagnia, Mark Liu, ha spiegando che l’ubicazione ideale della futura fabbrica non è ancora stata definita e dipenderà dalla vicinanza con fornitori di supply chain e dai sostegni statali a disposizione. Stando a rivelazioni del Nikkei Asia di fine dicembre, Tsmc ha cominciato a discutere con possibili aziende partner in loco ma le trattative sono in fase iniziale. 

 

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