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Siemens Xcelerator velocizza la transizione verso i digital twin

Xcelerator è la piattaforma Siemens per accelerare l’uso del gemello digitale nella progettazione. Focus sull’ottimizzazione dei tempi e dei costi energetici

Pubblicato il 09 maggio 2023 da Loris Frezzato

L’ottimizzazione dei processi, i percorsi di efficientamento coadiuvati dalle tecnologie digitali danno risultati incontrovertibili, sfruttabili come vantaggio competitivo nei confronti di un mercato sempre più globalizzato, complesso e mutevole.

Obiettivi raggiungibili, però, a patto che queste trasformazioni dovute a progetti avvenieristici possano avvenire nei tempi più rapidi possibili. Il fattore tempo, infatti, incide sempre di più nelle misurazioni dell’efficacia dei progetti, di innovazione e non. Una sfida ancor più ardua da sostenere oggi dove, oltre a valutare gli impatti economici e prevederne i ritorni, sta aumentando anche l’attenzione alla misurazione dei parametri di sostenibilità ambientale, spesso direttamente collegati con i consumi energetici.

Con Xcelerator, Siemens accelera sul digital twins per una produzione velocizzata

Da qui il lancio da parte di Siemens di Xcelerator, una piattaforma che abilita i progetti di digital twin, attraverso la creazione di modelli digitali che sfruttano il metaverso, arricchiti di tool di simulazione che considerano le variabili di un progetto portandole il più vicino possibile ai parametri reali, consentendo la creazione di un portfolio digitale, di un “gemello digitale” dei progetti, prima ancora che si debba mettere mano alla loro realizzazione concreta.

Il risultato è, appunto, un’accelerazione concreta del processo produttivo, sia che si tratti di macchine, impianti o edifici. “Stiamo vivendo un contesto caratterizzato da diversi elementi critici, che vanno dalle preoccupazioni sui cambiamenti climatici, gli effetti della pandemia da Covid, un conflitto alle porte dell’Europa e una competizione tra i mercati europei, asiatici e statunitensi che si sta progressivamente inasprendo” dichiara Floriano Masoero, presidente e CEO di Siemens Italia.

Floriano Masoero, presidente e CEO di Siemens Italia

“Elementi che insieme stanno avendo un impatto enorme per le aziende in Italia, le quali sono costrette ad accelerare il loro processo di ottimizzazione. Proprio in quest’ottica si colloca il lancio di Siemens Xcelerator, una piattaforma in grado di fare da ponte tra il mondo reale e quello digitale, promuovendo il concetto di gemello digitale”.

Xcelerator rappresenta un vero e proprio portfolio digitale, che comprende tutta una serie di tecnologie che Siemens intende mettere a disposizione delle aziende, quali tool di simulazione, elementi di automazione e metaverso. Un contributo all’accelerazione della digitalizzazione del Paese, per la quale Siemens mette inoltre a disposizione strutture per lo sviluppo delle competenze digitali di cui tanto si vede la carenza, soprattutto in Italia.

“Abbiamo realizzato tre centri di ricerca sul digitale che affrontano i temi del software industriale per le operation del manufacturing, il building management system e la mobilità elettrica” riprende Masoero. “Altri due centri sono invece destinati alle digital experience, mentre altri tre sono centri di competenza Mise. Un contributo concreto per accelerare la transizione energetica e digitale dell’intera Penisola, che rimane ancora, rispetto agli altri Paesi, fanalino di coda nella corsa alla digitalizzazione, pur mostrando qualche segnale di lenta ripresa”.

La digitalizzazione aiuta (anzi, aiuterebbe) le imprese

Una digitalizzazione che rappresenta un vero e proprio aiuto per le imprese che devono operare nella complessa situazione macroeconomica attuale, molte delle quali restano però frenate da diversi fattori. Dati forniti da Siemens indicano che l’86% delle aziende ha finora evitato di iniziare progetti di innovazione a causa dei sistemi legacy presenti; il 45% invece non ha idea di come iniziare con l’IoT e cosa connettere, mentre il 40% ha difficoltà a trovare i partner adatti per intraprendere il proprio percorso di trasformazione digitale.

Giuliano Busetto, head of digital industries di Siemens in Italia e presidente di Siemens Industry software

“A fronte di tali riflessioni, con Xcelerator intendiamo proporre una piattaforma facile, flessibile e aperta” interviene Giuliano Busetto, head of digital industries di Siemens in Italia e presidente di Siemens Industry software "che aiuti le aziende ad affrontare un percorso di innovazione all’interno di un vero e proprio ecosistema di software specifici, soluzioni, servizi e partner con le giuste competenze in grado di supportare il viaggio verso il digitale, dagli abilitatori, ai consulenti, ad altre realtà che possono integrare proprie soluzioni specifiche già testate".

Partner variegati per portare i vantaggi del metaverso nel mondo industriale

Partner di diversa natura quindi, i cui vantaggi vanno dalla possibilità di accedere a nuovi canali di marketing alla generazione congiunta di lead, e i casi di successo si iniziano già a vedere, arricchendo il portfolio di esperienze sull’evoluzione del gemello digitale, che mette insieme elementi quali design, simulazione, collaborative software ed effetti foto realistici, anche grazie alla collaborazione con Nvidia, fino ad arrivare al real time: un ecosistema che va a contribuire la creazione del prodotto, dell’oggetto o di impianti complessi che siano.

Concetti che si calano nell’ambito del Building e della gestione degli ambienti e della struttura stessa in ottica di sostenibilità energetica/ambientale, per esempio, attraverso Building X, che unisce il mondo fisico e quello digitale in un’unica fonte dati, facendo intervenire l’AI.

Dallo smart building al mondo industriale. Cercasi partner con inventiva per declinare Xcelerator

E qui le referenze di Siemens mettono in risalto la partnership con Synapses, una startup incubata da Siemens stessa che ha presentando un progetto per lo smartbuilding, ossia una app che aiuta nell’orientamento in ambienti non noti, come possono essere filiali estere, potendo dare informazioni su parcheggi, gestione e prenotazione delle stanze, regolazione luci e riscaldamento, tutto da leggere come ottimizzazione degli ambienti per il minore impatto ambientale e minore consumo di energia.

Nuova vita per le Pmi tradizionali

Altre case history riguardano il mondo industriale, e gli esempi portati da Siemens riguardano i progetti basati sul metaverso industriale, ambiente dove fare confluire tutti i dati per potere ottimizzare il processo produttivo. Utile per la progettazione di impianti produttivi complessi o per PMI tradizionali che intendono evolvere verso nuovi modelli. Indicative le case history di Nemo’s Garden e di EPF, tradizionali PMI italiane che con le nuove generazioni nelle proprietà hanno convertito il proprio business proprio grazie all’utilizzo dei gemelli digitali, realizzando, rispettivamente, il primo impianti di coltura idroponica sott’acqua, sfruttando i vantaggi di equilibrio termico e di pressione consentiti dall’ambiente mentre il secondo si è concentrato sulla robotica innovativa per la gestione di diverse tipologie di componentistica meccanica di piccolo taglio.

Quattro, al momento i partner italiani che stanno lavorando sui progetti basati su Xcelerator, mentre a livello globale sono 70 le realtà che stanno collaborando, ma l’obiettivo di Siemens è di continuare la ricerca di altri partner, pur con una selezione basata sul grado di valore che sapranno portare.

Tag: siemens, progettazione, digital twin, smart building, smart factory

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