11/02/2019 di Redazione

Smartphone, la crisi cinese di Apple è più seria del previsto

Il mercato del Dragone è crollato nel quarto trimestre del 9,7%, mentre le consegne di iPhone sono scese del 20%. Male anche Xiaomi. Huawei consolida la prima posizione con il 29% di market share, mentre Samsung scompare dalla top five.

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Apple in Cina ha un serio problema. Nel Paese del Dragone gli smartphone non tirano più come un tempo, ma le prestazioni degli iPhone sono decisamente al di sotto degli standard. Secondo gli ultimi dati di Idc, nell’ultimo trimestre del 2018 le consegne di cellulari sono calate del 9,7 per cento in Cina, a 103 milioni di unità, mentre Cupertino ha venduto addirittura il 20 per cento in meno di dispositivi rispetto allo stesso periodo del 2017. Una flessione già ampiamente annunciata anche dalla stessa azienda ma che, forse, nessuno si aspettava così profonda. A erodere le quota di mercato della Mela è soprattutto Huawei, che in casa propria al momento non teme rivali. La casa di Shenzhen è cresciuta anno su anno del 23,3 per cento, surclassando tutti i rivali e conquistando il 29 per cento della “torta”. In seconda e terza piazza si trovano invece Oppo e Vivo.

Ma, se Apple piange, anche altri marchi faticano a ridere. Xiaomi, per esempio, che sui mercati occidentali sta registrando performance importanti, in madrepatria è crollata del 34,9 per cento, aggiudicandosi un market share del 10 per cento. Il calderone “altri”, colato a picco del 44,4 per cento, è finita anche Samsung, ormai sparita dalla top five.

Gli analisti si stanno però concentrando su Apple, in quanto la Cina per la società di Cupertino è stata per anni una vera miniera d’oro. Ma l’azienda, al momento “non ha una buona strategia di go-to market che sappia rispondere alla rapidità con cui cambia lo scenario” del Paese del Dragone, ha spiegato a Bloomberg Nicole Peng, senior director di Canalys. “Inoltre, sta reagendo pigramente al rallentamento economico cinese e ai cambiamenti in corso dal punto di vista dei consumi”.

 

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