• IL NOSTRO NETWORK:
  • The Innovation Group
  • Technopolis
  • ictBusiness.it
logo
logo
  • News
  • Focus
  • Eccellenze.it
  • Strategie di Canale
  • Ti trovi in:
  • Home Page
  • Focus

Sviluppo software senza codice, la chiave di volta per Appian

Nata nel Business Process Management, l’azienda si sta affermando come realtà di riferimento nel mondo DevOps, grazie alla propria piattaforma in logica low-coding, adatta per gli attuali processi agili e basati sul continuous improvement.

Pubblicato il 23 dicembre 2019 da Roberto Bonino

Il software monolitico è ormai un retaggio del passato. Nell’era della velocità e dell’agilità, gli sviluppi devono allinearsi alle esigenze del business e del time-to market, completarsi in tempi brevi ed essere modificati in modo continuativo. D’altra parte, la creazione di applicazioni cresce in modo esponenziale, tant’è che Idc stima che ne saranno realizzate 500 milioni nel periodo 2018-2023, ossia quanto prodotto nei precedenti 40 anni.

Alle modalità di lavoro agili e condivise fra diversi dipartimenti, si abbinano ormai con una certa regolarità strumenti in grado di velocizzare la creazione del software, automatizzandolo il più possibile e alleggerendo soprattutto l’attività di scrittura. Non è un caso che Gartner preveda come entro il 2024 gli sviluppi low-code rappresenteranno oltre il 65% delle attività legate al mondo applicativo.

Su questa tendenza forte, Appian ha costruito la propria evoluzione, partita dal Business Process Management e oggi arrivata a proporre una piattaforma unica low-code che, secondo il Ceo della società, Matt Calkins, “rappresenta la risposta più efficace per sostenere il ritmo dell’innovazione nelle imprese ed equilibrare le nuove forze di lavoro, che raggruppano gli esseri umani, ovviamente, ma anche i robot e l’intelligenza artificiale”.

Le nuove applicazioni low-code e di integrazione rapida con altri strumenti devono permettere di orchestrare le moderne modalità di lavoro, a partire da template applicativi precostruiti e personalizzabili o modificabili, sulla base delle esigenze delle imprese. Queste applicazioni vengono progettate sulla base di un linguaggio dichiarativo e possono funzionare dappertutto.

Matt Calkins, Ceo di Appian

La nuova versione della piattaforma as-a-service di Appian comprende diverse novità, che vanno nella direzione appena descritta. Appian Ai propone un’integrazione nativa con alcuni strumenti di Google, in particolare Cloud Translation per rilevare automaticamente la lingua di un’applicazione ed effettuare la traduzione in modalità no-code, mentre Cloud Vision permette di effettuare il riconoscimento ottico dei caratteri. Grazie all’integrazione con DocuSign, gli utenti possono invece creare, gestire e inviare rapidamente documenti con firma elettronica dalle loro applicazioni.

È stato semplificato anche l’accesso per sviluppatori e amministratori ad Appian Health Check, per valutare le prestazioni, la compliance e le best practice per lo sviluppo di applicazioni. Una certa attenzione, poi, è stata dedicata alle implementazioni su dispositivi mobili, grazie all’integrazione degli standard definiti dalla comunità AppConfig, della quale fanno parte i principali produttori di software Emm (Enterprise Mobility Management).

La realtà italiana e la testimonianza di Iccrea

La presenza italiana di Appian è già piuttosto radicata, grazie a una filiale presente dal 2015 (in precedenza aveva operato per quattro anni un reseller) e a una base di utilizzatori arrivati a superare quota 20mila: “Siamo focalizzati soprattutto sulle grandi aziende nazionali, ma il nostro approccio incrementale consente di partire anche con investimenti contenuti e alla portata di realtà più ridotte”, spiega la country manager Silvia Fossati. “Rispetto a un contesto globale dove forte è il peso del marcato dei servizi finanziari, a livello locale la nostra distribuzione è più bilanciata”.

Fra i clienti più importanti in Italia, si trovano Pirelli e Amadori. La prima conta già oltre 65 applicazioni live, che interessano oltre 2.500 utenti e coprono un ampio spettro applicativo, mentre la seconda è partita da esigenze specifiche di fleet management, riducendo i tempi di elaborazione da tre settimane a poche ore, per poi estendere l’uso della piattaforma ad altre aree, dalla collaborazione interna al front end di assistenza alla clientela, sempre nell’ottica della velocizzazione dei processi di sviluppo.

Emblematica è poi l’esperienza di Iccrea, che di fatto sta reingegnerizzando i processi di gruppo utilizzando Appian: “Due unità, una più tipicamente It e l’altra dedicata al miglioramento continuo, lavorano insieme su ogni progetto dall’inizio alla fine”, racconta Cristiano Pietrosanti, responsabile organizzazione e progetti del gruppo bancario, al quale fanno capo 140 istituti appartenenti al mondo del credito cooperativo. “Usiamo metodologie lean e non c’è alcuna circolazione di documenti. I tempi di realizzazione si sono concentrati fin qui fra i venti giorni e i quattro mesi, con soddisfazione di tutti, soprattutto degli utenti, che possono lavorare esattamente con l’applicazione richiesta, con approccio di intervento continuo e ricorsivo”.

Tra i processi ridisegnati, troviamo l’interconnessione fra le funzioni di controllo centralizzate e le banche locali, ma sono state effettuate sperimentazioni in numerose aree: “Con le attività già svolte, abbiamo liberato l’equivalente di venti risorse full time”, aggiunge Pietrosanti. “Nel 2020 lavoreremo su diverse aree specifiche, dagli incassi&pagamenti ai servizi di back office finance”.

 

Tag: sviluppo, devops, low-code, Agile

SVILUPPO

  • Come avvicinarsi al DevOps, tra falsi miti e vantaggi reali
  • L’Ai al posto degli sviluppatori? Google ci sta lavorando
  • Per Appian, il low-code è nel cuore della trasformazione digitale
  • DevOps, crescono automazione e AI per potenziare la sicurezza
  • Var Group si rafforza nello sviluppo delle app cloud-native

FOCUS

  • Identità e sicurezza, due temi inscindibili per Semperis
  • Tecnologie, nuovi spazi e cultura: i pilastri del lavoro ibrido
  • Cloud Pbx, presente e futuro della telefonia in Italia
  • Salesforce: il marketing evolve, e interagisce in real time con i clienti
  • Come avvicinarsi al DevOps, tra falsi miti e vantaggi reali
Seguici:
IctBroadcast

Tweets by ictBusinessIT

Top news
  • Più lette
  • Ultime pubblicate
Microsoft pronta a spendere 10 miliardi di dollari per OpenAI?
Ericsson prova a voltare pagina con un nuovo presidente
Capgemini Italia è guidata da Monia Ferrari, Falleni promosso
Veicoli connessi, crescita attesa grazie a 5G e guida assistita
Mercato in trasformazione e focus sui servizi per Vertiv
Impresoft Group sceglie il suo Ceo, Alessandro Geraldi
I Mac di Apple potrebbero abbandonare Broadcom
Cominciano i tagli in Amazon, dipendenti sull’attenti
Il cloud moltiplica il valore dei partner Isv di Microsoft
La data protection fatica ad adattarsi al mondo digitale
Distributori, Icos compra le attività di cybersecurity di CreaPlus
Zucchetti acquisisce Piteco e Myrios da Dedagroup
Più efficienza e prestazioni per i Lenovo ThinkSystem e ThinkAgile
Microsoft, rumors su undicimila licenziamenti previsti
Vertiv ufficializza il passaggio: Albertazzi è il nuovo Ceo
Attacco ransomware al Guardian, violati dati dei dipendenti
Caos Libero Mail e Virgilio Mail, ipotesi di class action. Di chi è la colpa?
Con il chip proprietari, i MacBook Pro migliorano in tutto
Cybersicurezza, le tendenze dell’anno e le strategie da seguire
Evolvono cultura e competenze sui cloud Pbx dei partner Nfon
Perdita di dati, un problema non da poco per la Pa Italiana
Battaglia fra chatbot: con Bard, Google sfida Microsoft
Server Vmware ESXi sotto attacco ransomware, ma la patch esiste
Unify cambia (ancora) padrone e si appresta a passare a Mitel
Meta ancora in calo, il 2023 sarà “l’anno dell’efficienza”
Libero Mail e Virgilio Mail tornano alla normalità, previsti rimborsi
Sap sposta infrastruttura e offerta su Red Hat Enterprise Linux
Scomparso Gianfranco Lanci, storica guida di Acer e Lenovo
Intel taglia posti di lavoro e stipendi di mid-level e Ceo
Gastone Nencini lascia Trend Micro, promosso Alessandro Fontana
Chi siamo
Contatti
Privacy
Informativa Cookie
News
Focus
Eccellenze.it
Strategie di canale
The Innovation Group
Technopolis
indigo logo tig logo
© 2023 The Innovation Group, via Palermo 5, 20121 Milano | P.IVA 06750900968