01/07/2011 di Redazione

Acer, ecco il supercomputer più veloce di Taiwan

Acer ha realizzato un sistema da 177 Teraflops per un'importante centro di ricerca taiwanese. Con l'obiettivo di trovare nuovi settori di business per continuare a crescere e portare prodotti sul mercato per rinnovare la propria immagine.

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Acer ha realizzato un supercomputer da 177 Teraflops ALPS (Advanced Large Parallel System) per il Taiwan's National Center for High-performance Computing. Si tratta del computer più veloce mai realizzato a Taiwan, e sarà usato per la ricerca scientifica in diversi settori.


Il sistema di supercomputing ALPS, soprannominato Windrider, è stato realizzato grazie all'impegno congiunto di Acer, AMD, Qlogic, DataDirect Networks e Platform Computing. Usa CPU AMD Opteron serie 6000 e dispone di un totale di 8 cluster di elaborazione, 1 ampio cluster di memoria e più di 25.000 core per i processi di calcolo. Occupa il 42esimo posto nella classifica dei 500 supercomputer più potenti al mondo.

Acer ha realizzato questa potente macchina dopo aver ottenuto il relativo appalto nel novembre del 2010. Per Acer tuttavia non si tratta di un semplice contratto di fornitura, ma di "una grande opportunità per mostrare le capacità di computing delle proprie soluzioni negli ambienti più esigenti".

Lo ha affermato il presidente Jim Wong, che aggiunge: "Il supercomputing è un benchmark per tutti i settori dell'IT e dimostra che i server Acer sono pronti a ritagliarsi un proprio spazio negli ambienti dei datacenter".

Nel mondo Acer, fondata nel 1976, è nota soprattutto per prodotti di classe consumeri caratterizzati da un prezzo molto aggressivo. L'azienda tuttavia è attiva anche in altri settori, e recentemente la dirigenza ha deciso di dare una svolta alle attività.

Acer vorrebbe passare a un modello di business con margini più alti, che tenga in considerazione il settore mobile quanto quello dei tradizionali PC. E rafforzare la propria presenza in altri settori, come quello appunto dei supercomputer.

Un passaggio che si rivelerà certamente molto complesso, e nell'ambito del quale la produzione di supercomputer può avere un valore – in termini d'immagine – superiore a quello del contratto di per sé.


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