08/07/2025 di Redazione

Addio agli scontrini: l’Italia accelera la digitalizzazione dei pagamenti

Nel 2025, tre scontrini su quattro sono già digitali, ma ristoranti, bar e alimentari resistono ancora alla trasformazione.

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Mentre il Governo italiano ha annunciato un piano in tre fasi che, a partire dal 2027, porterà all’eliminazione definitiva delle ricevute stampate, l’analisi condotta da SumUp su oltre 5.000 esercenti mostra un Paese che ha già avviato, con convinzione ma a velocità diverse, il percorso verso la dematerializzazione degli scontrini.

Lo studio è stato effettuato analizzando gli scontrini emessi da circa 5.000 esercenti nel primo semestre del 2025 e le fatture emesse tra il 2023 e il 2025; il campione è rappresentato da, commercianti, ristoratori, professionisti e artigiani che usano SumUp. 

 

Le ricevute digitali sono cresciute del 23,8% rispetto all’anno precedente, complice un incremento del 15,4% degli esercenti che scelgono di inviarle tramite email o QR code. Tuttavia, nei settori con alto volume di transazioni e scontrini di piccolo importo, la carta continua a dominare: oltre il 70% delle ricevute nei ristoranti e nei bar è ancora stampato, così come il 54,6% nei supermercati e negozi alimentari.

Il piano del Governo prevede tre scadenze progressive. Dal 1° gennaio 2027, l’obbligo di ricevute digitali scatterà per supermercati e grandi catene. Un anno dopo, toccherà agli esercenti con fatturato oltre i 400mila euro, mentre dal 2029 l’obbligo sarà esteso a tutti i commercianti, indipendentemente dalle dimensioni. Gli scontrini dovranno essere trasmessi via email, SMS o QR code, in linea con l’obiettivo di ridurre il consumo di carta, semplificare gli adempimenti fiscali e incentivare l’adozione dei pagamenti elettronici.

“Il piano del Governo rappresenta un importante passo avanti verso la digitalizzazione dei corrispettivi” – commenta Umberto Zola, Responsabile Online Sales per l’Europa di SumUp – “e i dati mostrano che l’Italia si sta già lasciando alle spalle carta e inchiostro, anche se la stampa resta radicata nei settori dove si emettono più ricevute e di importo contenuto.”

Settori a confronto: chi è ancora legato alla carta e chi è già digitale

Secondo l’indagine di SumUp, il settore della ristorazione è quello più legato al cartaceo: nei ristoranti, il 73,8% degli scontrini è ancora stampato, nei bar il 72,4%, nei food truck il 71,1%, e nei fast food il 60,9%. I tabaccai segnano il record negativo con il 78,5% di ricevute cartacee, seguiti dalle farmacie (47,2%) e dalle edicole (42,6%).

All’opposto, gli hotel (12%), i servizi turistici (20%), gli artigiani (7,3%) e i parrucchieri (11,2%) hanno già abbracciato con decisione il digitale. Il primato della dematerializzazione spetta però ai tassisti, dove appena l’1,6% delle ricevute è stampato.

Oltre agli scontrini, anche la fatturazione sta vivendo una profonda trasformazione digitale. Secondo i dati rilevati da SumUp Fatture, tra il 2023 e il 2025 l’uso delle fatture cartacee è crollato del 60,5%, mentre le emissioni in formato digitale sono cresciute del 28,2%. Ancora più netta è la differenza nella trasmissione: +21,9% per l’invio telematico, -94,4% per la stampa. Complessivamente, rispetto a due anni fa, le fatture elettroniche sono aumentate del 12,3%, mentre quelle tradizionali sono diminuite del 42%.

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