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Una collaborazione all’insegna dell’intelligenza artificiale: è quella tra l’italiana Almawave e Ibm. Le due aziende annunciano una intesa tecnologica e commerciale integrando Velvet, la famiglia di Large Language Model ottimizzati per la lingua italiana di Almawave con Watsonx, che è non un singolo prodotto bensì un’offerta di prodotti e servizi di intelligenza artificiale di Ibm (nata sulla consolidata esperienza di Big Blue nel computing cognitivo).
L’integrazione di Velvet con Watsonx mette insieme i punti di forza delle due tecnologie: da un lato, un’intelligenza linguistica ottimizzata per l’italiano e adatta, quindi, per le nostre aziende e amministrazioni pubbliche; dall’altro, l’affidabilità, la sicurezza e la scalabilità dell’offerta di Ibm. Quella proposta è una soluzione “sicura e conforme alle normative europee per un'AI on-premise e attenta alla strategicità del dato”, come viene descritta dai due vendor.
Questo è però solo il primo passo del percorso congiunto di Almawave e Ibm. Oltre ai rispettivi modelli linguistici e piattaforme, l’integrazione riguarda anche le tecnologie che permettono una di fare concept-management, cioè di gestire unità concettuali, idee con strumenti quali knowledge graph, ontologie e reti semantiche. Questa attività aiuta i sistemi di intelligenza artificiale a capire meglio i contesti, le relazioni e i concetti astratti racchiusi in dati e documenti.
Nell’ambito della collaborazione, le tecnologie di Almawave per la definizione e razionalizzazione di ontologie semantiche di dominio sono state integrate con le tecnologie di Ibm per la catalogazione e la governance dei dati. Il risultato è una soluzione che aiuta gli utenti non tecnici a interrogare basi di dati con query scritte in linguaggio naturale, in italiano, senza dover usare linguaggi tecnici come SQL. O meglio, non una singola soluzione ma soluzioni ad hoc, che possono basarsi su ontologie di dominio personalizzabili a seconda delle esigenze della singola azienda. A detta di Ibm, richieste complesse (per esempio:“Mostrami il numero di nuclei familiari con ISEE superiore a 15.000 euro, distinti per fascia d’età del dichiarante e per regione di residenza, nell’ultimo anno disponibile”) vengono automaticamente comprese, interpretate e tradotte in interrogazioni coerenti con le strutture dati dell’organizzazione di riferimento.
“Velvet rappresenta la sintesi della nostra visione: un’AI generativa multilingua e interamente progettata in Italia, pensata per rispondere alle esigenze e ai casi d’uso concreti di enti pubblici e imprese”, ha spiegato Valeria Sandei, Ceo di Almawave. “La collaborazione con Ibm ci consente di valorizzare al meglio questo potenziale di innovazione, portando la nostra tecnologia in un contesto enterprise di scala, sicuro e conforme. È un passo importante per un’AI sovrana, ma soprattutto trasparente, efficace e accessibile”.
"Con il portfolio di prodotti AI Ibm watsonx stiamo creando nuove partnership tecnologiche e ampliando i rapporti con i leader delle tecnologie di intelligenza artificiale per promuovere l'innovazione e valorizzare il potenziale dell’AI e dei dati nelle aziende di tutto il mondo”, ha dichiarato Alessandro La Volpe, amministratore delegato di Ibm Italia. “Siamo molto orgogliosi della collaborazione con Almawave perché ci permette di offrire alle imprese italiane un’innovazione aperta e affidabile, capace di rispondere alle sfide della modernizzazione con soluzioni avanzate e scalabili”.