02/10/2025 di redazione

Bending Spoons acchiappatutto: comprerà (forse) AOL da Yahoo

Secondo indiscrezioni, sarebbero già in corso “trattative avanzate” per un accordo da 1,4 miliardi di dollari.

Un altro bel colpo per Bending Spoons: la società software milanese potrebbe mettere a segno l’acquisizione di AOL, comprandola da Yahoo per 1,4 miliardi di dollari. Si tratta per ora di indiscrezioni di quattro “fonti a conoscenza dei fatti”, sentite da Reuters, ma è raro che l’agenzia di stampa riporti voci di corridoio destinate a rivelarsi infondate. Nessun accordo di compravendita definitivo, tuttavia, è ancora stato siglato.

Quella di AOL potrebbe essere, quindi, l'ennesima acquisizione per una società cresciuta rapidamente, da startup a unicorno, grazie a finanziamenti che le hanno anche permesso di realizzare negli ultimi anni importanti operazioni di allargamento. Bending Spoons ha investito soprattutto, ma non solo, nell’area delle tecnologie e delle piattaforme per contenuti video, acquisendo aziende come FiLMiC (un’app per la registrazione video), Brightcove (piattaforma di hosting e streaming video), StreamYard (piattaforma per i webinar) e recentemente Vimeo, comprata per per 1,38 miliardi di dollari. Nel portfolio di acquisizioni ci sono anche Evernote (produttività), MeetUp (social media), Issuu (piattaforma di pubblicazione online), WeTransfer (file sharing) e una serie di sviluppatori software più piccoli e specializzati.

Controllata dal fondo Apollo Global Management, che ne ha acquisito il 90% nel 2017 da Verizon per 4,48 miliardi di dollari, Yahoo è un pilastro della storia di Internet. Un tempo colosso delle ricerche Web e della posta elettronica (ancora un suo asset, ma decisamente ridimensionato), oggi l’azienda ancora presidia il mercato dell’editoria e dell’informazione online, in particolare con le attività di Yahoo Finance, Yahoo Sports e Yahoo Mail. Possiede, inoltre, una piattaforma di advertising online.

La parabola di AOL è in qualche modo paragonabile a quella di Yahoo. Nata nel 1983 come Control Video Corporation e poi ribattezzata America on Line (ma meglio conosciuta come AOL), l’azienda è stata un Internet service provider della prima ora. Acquisita da Verizon nel 2015 per 4,4 miliardi di dollari, è stata successivamente fusa con Yahoo. Negli ultimi anni le attività di advertising, di editoria online e i servizi di cybersicurezza in abbonamento di AOL hanno garantito una buona crescita del giro d’affari.

A detta delle fonti confidenziali, l’eventuale acquisizione permetterebbe a Bending Spoons di entrare in possesso dell’ampia base di dati degli utenti di AOL, fatto che ne aumenterebbe il valore (anche in vista di una futura quotazione in Borsa, sulla cui possibilità si rumoreggia da tempo) e anche il numero di persone raggiunte attraverso le sue diverse proprietà e piattaforme. Un numero che ha già toccato la soglia dei 300 milioni di utenti attivi su base mensile. Contattate da Reuters, Bending Spoons e Apollo Global Management hanno preferito non commentare l’indiscrezione. 

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