08/02/2024 di Valentina Bernocco

Cisco a tutto tondo nell'AI generativa, tra servizi, reti e Webex

Annunciata una strategia congiunta con Nvidia per soluzioni di data center, oltre a novità in Cisco Identity Intelligence e Cisco Observability. Motific è il primo SaaS per a distribuzione della GenAI.

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Dalle reti a Webex, fino alle applicazioni Software as-a-Service: l’offerta di Cisco si arricchisce di capacità di intelligenza artificiale generativa e di strumenti che ne semplificano l'adozione. Ma con un occhio di riguardo per la sicurezza. Da Amsterdam l’azienda ha annunciato una serie di novità di prodotto, fra cui Motific, definito da Cisco come il suo “primo prodotto SaaS che consente di implementare l'IA generativa nelle aziende in modo affidabile”. Inoltre è stata annunciata una collaborazione con Nvidia nell’ambito delle soluzioni di rete per data center.

Alcuni prodotti di Cisco sono stati aggiornati con le ultime tecnologie Nvidia, tra cui gli Ucs (Unified Computing System) e i blade server, disponibili ora in configurazioni che prevedono le più recenti Gpu Tensor Core, ottimizzate per i carichi di lavoro di intelligenza artificiale sia in cloud sia nell’edge. Cisco, inoltre, ha aggiunto a catalogo le soluzioni di Nvidia AI Enteprise, un’offerta che include framework software, modelli pre-addestrati e strumenti di sviluppo per l’AI. Inoltre le due aziende hanno validato congiuntamente delle architetture di riferimento (inclusi ambienti virtualizzati e container sia su infrastrutture iperconvergenti sia su sistemi convergenti) tramite Cisco Validated Designs. 

Un servizio SaaS per gestire gli assistenti virtuali

Altra novità è Motific, un servizio SaaS creato dall’incubatore interno a Cisco, Outshift, attualmente disponibile in preview ma atteso in disponibilità generale nel mese di giugno. Rivolto ai responsabili della sicurezza aziendali, permette di gestire e distribuire funzionalità GenAI (per esempio un assistente virtuale) all'interno delle aziende avendo pieno controllo su dati sensibili, sicurezza e costi. Un’alternativa a metodi di provisioning e gestione delle applicazioni di AI più costosi e complessi, e che si presenza come “agnostica” rispetto ai diversi modelli proposti sul mercato.

Più nel dettaglio, Motific può essere usato nelle diverse fasi del percorso di adozione, dalla valutazione delle soluzioni, alla sperimentazione, alla produzione. A detta di Cisco, i tempi di deployment crollano “da mesi a giorni” e si ha pieno controllo sui livelli di utilizzo, sui consumi e costi delle applicazioni adottate. In pochi click è possibile configurare un assistente virtuale, le Api le tecnologie Rag (Retrieval-Augmented Generation) sulla base dei dati dell’azienda. Il servizio include funzionalità di controllo, utili a fini di sicurezza, rispetto delle policy aziendali e compliance, per esempio per evitare che vengano esposti dati sensibili o dati personali (personally identifiable information) oppure per contenere il problema delle allucinazioni. E ancora, con Motific è possibile controllare che i dipendenti utilizzino solo le applicazioni di AI approvate dall’azienda.

L'AI potenzia la sicurezza targata Cisco

Altri annunci  riguardano l’area della sicurezza. All’interno dell’offerta Cisco Security Cloud, il servizio Identity Intelligence può sfruttare funzionalità di analytics potenziati dall’AI nella gestione delle identità e degli accessi. Con questo strumento un’azienda può, per esempio, fare l'inventario di tutte le identità del proprio ambiente IT, identificare gli account vulnerabili, rimuovere privilegi (eccessivi o non più utilizzati), rilevare comportamenti anomali e bloccare tentativi di accesso considerati a rischio. Il tutto, senza dover smettere di usare altre applicazioni di gestione degli accessi e delle identità eventualmente già adottate.

Al debutto anche AI Assistant for Security, definito da Jeetu Patel, executive vice president e direttore generale security and collaboration di Cisco, come un “monumentale passo in avanti”, che aiuterà le aziende a prendere decisioni informate e ad automatizzare task complessi. Alla base c’è un modello che è stato allenato sull’enorme collezione di dati di telemetria raccolti dagli apparati Cisco nel mondo, i quali analizzano ogni giorno oltre 550 miliardi di eventi di sicurezza. Sulla base di questi dati e della capacità di riconoscere le attività sospette, AI Assistant for Security può suggerire azioni da intraprendere, come la modifica di una policy o di una configurazione di un firewall. Lo strumento può anche identificare la presenza di malware all’interno di traffico crittografato (una pratica sempre più utilizzata negli attacchi informatici).

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L’AI Assistant sbarca su Webex

Non è tutto: anche Webex, la piattaforma hardware e software di Ucc di Cisco, si arricchisce di funzionalità di intelligenza artificiale. L’AI Assistant, che è per le tecnologie Cisco un po’ l’equivalente del Copilot di Microsoft, viene integrato pervasivamente in Webex per consentire automazioni e capacità smart come i riassunti di testi e riunioni, le traduzioni, l’adattamento di registro. Le funzionalità di AI entrano anche nei prodotti specifici della piattaforma, come Webex Contact Center: viene introdotto, per ora in beta, uno strumento che rileva il rischio di burnout per gli addetti che superano una certa soglia di stress.

Al debutto anche un’applicazione di Webex progettata esclusivamente per i visori Vision Pro di Apple, che permette di partecipare alle rinunioni a distanza in modalità “immersiva”, attraverso un avatar. All’occorrenza, se l’utente vuole togliere i visori e spostarsi su computer o telefono, è sufficiente cliccare su un pulsante per trasferirsi sull’applicazione Webex per iOS o macOS.

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