I data center sono notoriamente energivori e impattanti sull'ambiente, ma producono anche una forma di energia che può essere riutilizzata: il calore. In ottica di circolarità, Equinix scommette sul recupero del calore prodotto dalle infrastrutture della propria rete International Business Exchange, e lancia un’iniziativa chiamata Equinix Heat Export.
Come il nome suggerisce, si tratta di un programma di esportazione del calore che mira a coinvolgere autorità pubbliche, società di servizi energetici e operatori di reti di calore in tutte le geografie in cui Equinix è presente. Il calore residuo dei data center (quello generato dai server e dai sistemi di raffreddamento) può essere recuperato ed esportato verso gli edifici delle comunità circostanti, come alternativa di teleriscaldamento più pulita e, potenzialmente, più economica rispetto ai metodi tradizionali.
Convenzionalmente, gli operatori di data center disperdono nell’atmosfera il calore prodotto dai propri sistemi. Il metodo “circolare” prevede, invece, che tale calore sia usato per scaldare riserve di acqua fino a una temperatura di 25-30 gradi e poi, tramite pompe di calore, fino a 60-90 gradi. Operatori energetici possono, poi, distribuire l’acqua calda (tramite tubature sotterranee, collocate sotto il manto stradale) verso abitazioni, uffici, industrie, serre, piscine e altre infrastrutture del territorio circostante.
(Infografica: Equinix)
La International Business Exchange conta nella sola Europa 16 location, tra cui le due italiane di Milano e Genova. Equinix punta, in particolare, a portare il programma in territori “in cui i data center possano fungere da preziose fonti di calore per le comunità locali”, fa sapere l’azienda.
Annunciato un mese fa, il programma sta per entrare nel vivo con un primo progetto importante: entro la fine di luglio il calore del più recente Ibx di Equinix di Parigi (identificato con la sigla PA10) sarà trasferito verso la zona di sviluppo urbano Plaine Saulnier e verso il Centro Acquatico Olimpico, che ospiterà alcuni eventi delle prossimi Olimpiadi.