22/01/2025 di redazione

Gli Usa vogliono la supremazia su cloud e AI, con Oracle e OpenAI

Donald Trump annuncia un maxi investimento privato da 500 miliardi di dollari per la costruzione di una ventina di nuovi data center. Ma forse è solo l'inizio.

Nel suo secondo mandato, Donald Trump sembra aver inaugurato una nuova era di profonda amicizia con le Big Tech statunitensi, come dimostra il contorno di amministratori delegati in prima fila (davanti ai leader politici) durante la cerimonia di insediamento del 20 gennaio. O forse il neopresidente ha solo capito quanto gli investimenti in semiconduttori, data center e intelligenza artificiale siano diventati strategici per mantenere il potere politico ed economico nello scacchiere mondiale, favorendo gli Stati Uniti nella corsa con la Cina e nelle battaglia sulle regolamentazioni con l’Europa. 

Tra gli annunci fatti da Trump nel suo secondo giorno a Washington D. C.  c’è stato quello di un maxi investimento di 500 miliardi di dollari proprio in data center intelligenza artificiale, da realizzarsi negli Stati Uniti nel corso di cinque anni. Non un investimento pubblico, ma del settore privato: a tirare fuori i soldi saranno OpenAI, Oracle e  SoftBank, unite in una joint-venture battezzata Stargate. Il principale fornitore di chip per i nuovi data center sarà Nvidia, l’azienda oggi prominente sul mercato delle Gpu e degli acceleratori per i workload di intelligenza artificiale.

Una prima tranche di investimento da 100 miliardi di dollari sarà messa in campo già quest’anno, il resto da qui al 2029. L’obiettivo è la costruzione di una ventina di data center che, secondo le promesse di Trump, consentiranno di creare oltre 100mila posti di lavoro nel Paese. I lavori per la costruzione della prima infrastruttura, in Texas, sono già cominciati. 

Intorno al leader repubblicano, durante l’annuncio, l’amministratore delegato di Softbank Masayoshi Son, il Ceo di OpenAI Sam Altman e il fondatore e presidente di Oracle, Larry Ellison. Dopo la notizia, le azioni di Oracle hanno guadagnato punti in Borsa, ma anche Microsoft (un partner di Oracle per i servizi di database), Dell e Arm hanno ottenuto rialzi. L’investimento di Stargate farà crescere ullteriormente la domanda di componenti e server “made in Usa” nei prossimi anni, e per la stessa ragione gli analisti si attendono un ulteriore rialzo nel valore delle società che producono energia nucleare, come Vistra.

Ma potrebbe essere solo l’inizio. “Crediamo che questo sia l’inizio di un’ondata di massicci investimenti in intelligenza artificiale negli Stati Uniti”, ha detto l’analista Dan Ives, direttore generale tecnologia di Wedbush Securities. “Ci aspettiamo che altre Big Tech facciano degli annunci nelle prossime settimane.”

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