Tempo di novità in casa Microsoft. Dopo l’addio ufficiale a Windows 10, l’azienda di Redmond si sta dando da fare per integrare sempre di più l’intelligenza artificiale di Copilot nel più recente sistema operativo, con una serie di aggiornamenti che, a detta di Microsoft , “trasformano ogni PC con Windows 11 in un AI Pc”.Una prima novità è di interfaccia: sui dispositivi Windows 11 non è più necessario aprire un’applicazione per usare l’assistente di GenAI, ma basta pronunciare il comando “Hey Copilot” per avviare all’istante una conversazione. Per terminarla, poi, è sufficiente dire “Goodbye” o chiudere la finestra, attendendo poi la notifica sonora che conferma l’interruzione. Un’esperienza d’uso molto simile a quella degli assistenti vocali della prima ora, come Alexa, Siri e Google Assistant, o nel caso di Microsoft la “dimenticata” Cortana. Per ragioni di preferenza e di privacy, la funzione di richiamo vocale di Copilot è opzionale.
Microsoft ha anche inserito la voce “Ask Copilot” nella taskbar, in modo da permettere di richiamare l’assistente AI in un solo click. Altra novità è l’estensione della disponibilità geografica di Copilot Vision, ora utilizzabile a tutte le latitudini. Si tratta di una funzionalità che permette all’AI di “vedere” ciò che in un certo momento è visualizzato a schermo, e dunque analizzare contenuti e dare suggerimenti di vario tipo, per esempio su come completare un’azione, come gestire le impostazioni di un’applicazione, come migliorare un testo o un progetto creativo e via dicendo. Con la funzione Highlights è possibile chiedere, tramite il comando vocale “show me how”, di avere l’indicazione esatta di dove cliccare e che cosa fare, ma prossimamente sarò anche possibile interagire in forma scritta.
Anche nel campo dell'AI agentica ci sono novità. La scorsa primavera alcune capacità “agentiche” avevano debuttato sul Web, con il nome di Copilot Actions: una intelligenza artificiale che può svolgere operazioni all’interno del browser, come prenotazioni o acquisti. Ora le Copilot Actions sono disponibili anche per i file locali: l’intelligenza artificiale può, quindi, completare attività su documenti, fogli di calcolo, presentazioni, foto presenti sul Pc.
Le azioni vengono eseguite in un “agent workspace” isolato, che non si collega al cloud, così da garantire all’utente maggiore controllo sui propri dati e attività. Per il momento questa funzionalità è ancora in anteprima e anche in questo caso, come per il comando “Hey Copilot”, l’utilizzo non è obbligatorio: Copilot Actions è disabilitato di default e può essere attivato all’occorrenza. Microsoft sottolinea gli aspetti di sicurezza e trasparenza: mentre la funzione è all’opera, l’utente può monitorare i progressi e intervenire in qualsiasi momento per bloccarla e prendere il controllo. Inoltre, spiega l’azienda, nel caso siano coinvolte “informazioni sensibili o decisioni importanti", è possibile che Copilot interpelli l’utente per chiedere l’approvazione a proseguire.
Altra novità, i connettori di Copilot permettono di collegare all’assistente i propri account di OneDrive e Outlook, ma anche quelli di Gmail, Google Drive, Google Calendar e di altri servizi: in questo modo, l’AI può cercare informazioni da più fonti e comprendere meglio le richieste, così da rispondere in modo più contestuale.
Tra gli annunci c’è anche l’integrazione con le Impostazioni di Windows: questo permette al Copilot di guidare l’utente passo passo per modificare configurazioni per vari scopi, come migliorare la leggibilità dello schermo o ridurre le distrazioni.
Non è finita: Microsoft ha anche presentato Manus, un agente AI per la creazione di siti Web a partire da documenti archiviati in locale. L’agente è disponibile sia in Esplora File sia come app nativa e può funzionare in background. Nuova è anche, all’interno di Esplora File, una funzionalità di intelligenza artificiale per modifica rapida dei video con l’editor di Fimora, direttamente all’interno dell’applicazione in uso o del flusso di lavoro in corso d'opera.