Il futuro di TikTok è incerto, e con esso quello dei molti content creator che sulla discussa piattaforma di social network hanno costruito un hobby o anche una professione. Ma gli interessi economici attorno alla società controllata da ByteDance sono ben più alti, tant’è che il divieto di utilizzo negli Stati Uniti è stato revocato da Donald Trump, che oggi dovrebbe emettere un ordine esecutivo che lo annullerà. TikTok conta oltre 170 milioni di utenti solo negli Stati Uniti.
Lo scorso aprile Joe Biden aveva assecondato le preoccupazioni del Congresso, approvando una legge che chiede a ByteDance di vendere parte di TikTok a soeggetti Statunitensi. L'azienda ha già avuto 270 giorni per disinvestire ed evitare la messa al bando, ma la società si è rifiutata di farlo. Negli ultimissimi giorni, dopo l’iniziale indisponibilità, negli Stati Uniti l’applicazione di TikTok è tornata accessibile. “Onestamente non abbiamo scelta. Dobbiamo salvarlo”, ha detto il neopresidente due giorni fa.
Si è fatto anche il nome dell'onnipresente Elon Musk, negli stessi giorni in cui il miliardario definiva l’esplosione in volo del razzo Starship di SpaceX come un “mezzo successo” (la capsula si è disintegrata, ma il lanciatore è stato recuperato). Secondo alcune indiscrezioni e speculazioni, un investimento in TikTok avrebbe senso per chi, come Musk, ha certamente soldi da spendere e già possiede un’altra piattaforma social, X.
Ma si fa anche il nome di Kevin O'Leary, imprenditore canadese e volto televisivo, che in effetti ha avanzato un’offerta formale da 20 miliardi di dollari. Tutto è ancora molto ipotetico perché, se mai interessata alla vendita, ByteDance dovrebbe comunque ricevere l’approvazione da parte del governo di Pechino.
Oggi si parla di ByteDance anche per un’altra indiscrezione, che vorrebbe invece la società cinese fondersi con una delle più interessanti startup dell’intelligenza artificiale: si tratta della californiana Perplexity, fondata a San Francisco nel 2022. Il suo servizio Perplexity.ai si pone a metà strada fra un chatbot di GenAI e un motore di ricerca ed è in qualche modo emblematica della direzione che sta prendendo il mercato, quella di una convergenza tra due mondi ormai non più distinti (la funzione SearchGpt di ChatGpt ne è ulteriore segnale).
Secondo le indiscrezioni di Cnbc, Perplexity avrebbe fatto un’offerta a ByteDance. L’ipotesi sul piatto è quella di una fusione tra la startup californiana e il ramo statunitense di TikTok: secondo una fonte confidenziale, verrebbe a crearsi di una nuova entità controllata in parte dal fondo di private equity New Capital Partners, in parte da Perplexity e in parte da ByteDance. La grande quantità di materiale video che circola su TikTok potrebbe servire per alimentare il servizio di Perplexity.ai.