L’Internet of Things cellulare (cellular IoT), cioè l’uso delle reti mobili per la connessione di oggetti “intelligenti”, sistemi di fabbrica 4.0, sensori, robot, dispositivi indossabili, apparati di domotica, è destinato a sbocciare nei prossimi anni. I ricercatori di Omdia (la ex Canalys) prevedono che nel 2035 esisteranno nel mondo circa 5,9 miliardi di connessioni di IoT cellulare. E tre tecnologie, soprattutto, consentiranno la crescita di questo mercato: i moduli 4G LTE Cat-1bis, il 5G Massive IoT e il 5G RedCap.
La prima è una tecnologia già affermata, che continuerà però a essere usata nei prossimi anni: il 4G LTE Cat-1bis è la variante semplificata dello standard 4G LTE, pensata specificamente per le connessioni IoT. Il 5G Massive IoT è, invece, la declinazione dello standard 5G che permette di connettere enormi quantità (nell’ordine dei miliardi) di sensori a basso consumo energetico, spesso alimentati a batteria, che inviano piccoli ma continui flussi di dati. Tipicamente, li troviamo nell’agricoltura, nei monitoraggi delle infrastrutture e nell’edilizia.
Il 5G RedCap (Reduced Capability) è un’altra variante rivolta alle applicazioni che non richiedono tutte le specifiche di prestazioni del 5G, in particolare per quanto riguarda la latenza. Omdia fa notare che finora il 5G RedCap ha preso piede lentamente, ma è probabile una sua accelerazione già nel 2026, con l’allargamento delle opzioni di connettività mid-tier e dei casi d’uso.
In particolare, è atteso per l’anno prossimo il debutto sul mercato dei primi moduli 5G eRedCap (enhanced-RedCap), che rappresenteranno la 18esima generazione di questa tecnologia: tra le caratteristiche, un’ulteriore riduzione della larghezza di banda necessaria per far funzionare bene applicazioni basate su tracker e sensori alimentati a batteria. Questa innovazione allargherà ulteriormente il campo di applicazione dell’IoT cellulare perché, fondamentalmente, ridurrà sia le complessità tecniche sia i costi.
“L’implementazione del 5G RedCap nell’ultima gamma di Apple Watches ha segnato il fischio di partenza per la sua adozione”, ha dichiarato Alexander Thompson, senior analyst for IoT di Omdia. “Andando avanti, le aziende avranno una scelta sempre più ampia di tecnologie di connettività a vantaggio di qualsiasi applicazione. L’atteso lancio dei moduli 5G eRedCap nel 2026 farà crescere ulteriormente le connessioni IoT cellulari nei prossimi dieci anni”.
Uno dei terreni fertili sarà il settore automobilistico: si passerà, da qui al 2035, dai 500 milioni di connessioni attuali a circa 1,2 miliardi di collegamenti. Molti saranno in Asia e Oceania, dove maggiore è la domanda di veicoli smart, dotati di connettività 5G.