Un po' come accade in generale, in Italia e all'estero, per le professioni informatiche, anche il più specifico ambito della cybersicurezza continua a essere poco “femminile”. Poche le studentesse desiderose di laurearsi in materie legate all'It, nonostante la crescente importante (e dunque le possibilità di carriera) della sicurezza informatica come pilastro delle strategie aziendali. Troppi, forse, i pregiudizi sulla diversità di predisposizione delle donne per ciò che riguarda numeri, software e linguaggi di programmazione. Ma alcune iniziative in corso possono spingere in direzione contraria, come ci racconta Barrett Sellers, sales & channel enablement manager di Arbor Networks.

Non è un segreto che il mondo della cybersecurity sia dominato dagli uomini. Una predominanza confermata da numerosi dati, ad esempio quelli pubblicati nel 2017 dal “Global Information Security Workforce Study: Women in Cybersecurity”, che rileva come le donne rappresentino soltanto l’11% degli addetti alla sicurezza informatica. Se da un lato questi dati sono rimasti invariati nel corso degli ultimi anni, dall’altro è evidente che la necessità di un cambiamento sia sentita in maniera sempre più forte. Oltre al fatto che la diversità di genere rappresenta un vantaggio per il lavoro in team, cambiare le cose è di importanza fondamentale anche in vista delle nuove posizioni lavorative che si apriranno nel 2019, pari a 1,5 milioni secondo alcune stime.
Tuttavia, ci sono alcuni motivi per essere ottimisti. Sono stati avviati alcuni programmi innovativi pensati per attrarre le giovani donne che vogliono intraprendere una carriera nel settore scientifico-tecnologico, e nel campo della sicurezza informatica in particolare. Di recente Arbor Networks ha promosso il progetto “Girl Develop It” per informare le donne interessate allo sviluppo Web e software in merito alle professioni collegate alla sicurezza informatica. Durante un evento dello scorso maggio, i partecipanti al progetto hanno avuto l’opportunità di relazionarsi con i dipendenti di Arbor, di prendere parte ad un gioco di “attacco e difesa”, e di informarsi sulla vita lavorativa in Arbor. Gli ingegneri erano a disposizione per rispondere alle domande più tecniche, e per raccontare com’è la giornata tipo di un ingegnere in Arbor. Ci auguriamo che questa collaborazione, assieme a molte altre, possa incentivare le donne di tutte le età ad avviare una carriera nel settore.
In uno degli ultimi post sul mio blog, ho intervistato Kaitlin, una ragazza di 16 anni. Secondo lei, la società impone ruoli specifici in base al sesso. Le ragazze possono pertanto sentirsi intimorite e non prendere nemmeno in considerazione una carriera nel settore dell’ingegneria e della tecnologia. Se le nostre ragazze crescono sentendosi incapaci o intimidite, non sarà mai possibile occupare gli 1,5 milioni di posizioni aperte. La buona notizia è che le cose stanno cambiando (lentamente, ma nella giusta direzione).
Recentemente Palo Alto Networks ha annunciato una collaborazione con le “Girl Scout” americane per l’avvio di un programma che consenta alle bambine che oggi hanno cinque o più anni di ottenere un distintivo sulla sicurezza informatica nell’autunno del 2018. È un passo importante verso l’eliminazione dei più comuni pregiudizi di genere! L’aspetto più interessante dell’annuncio riguardava il fatto che le ragazze stesse chiedessero di poter ricevere una formazione di questo tipo, il che significa che tutti i gruppi finora creati per contribuire a sensibilizzare su questa tematica stanno iniziando a fare la differenza.
Riconosciamo non solo che il numero di donne che studiano in ambito scientifico e tecnologico è estremamente esiguo, ma che lo è anche il numero di donne inserite in posizioni dirigenziali nelle società del settore. Il cambiamento deve arrivare da tutte le direzioni.