16/02/2017 di Redazione

Lenovo cresce nei Pc, la nota dolente è Motorola

Nel trimestre terminato a fine dicembre l'azienda cinese ha fatturato 12,2 miliardi di dollari, calando del 6% anno su anno. Le vendite di Pc sono in crescita, mentre calano a doppia cifra i dispositivi mobili a marchio Lenovo e Moto.

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Lenovo è ancora, più saldamente che mai, il primo marchio di Pc al mondo. È questa quasi l'unica – ma certo significativa – buona notizia all'interno dei numeri del trimestre chiuso il 31 dicembre scorso, il terzo dell'anno fiscale in corso. Le vendite di personal computer sono cresciute del 2%, nel confronto anno su anno, a dispetto della scarsa vitalità della domanda in questo mercato: con 15,7 mililioni di unità consegnate, nel quarter in esame la quota di Lenovo è arrivata per la prima volta a superare il 22% (22,4%). Buone anche le prestazioni dei tablet, in ascesa del 10% a dispetto dellla stasi di questo segmento d'offerta, e in “significativo aumento” anche prodotti come i portatili Chromebook e i due-in-uno. Di contro, il più ampio fatturato trimestrale è calato del 6%, anno su anno, scendendo a 12,2 miliardi di dollari, mentre l'utile netto è crollato addirittura del 67%, a 98 milioni di dollari. Il profitto lordo si è ridotto, invece, del 15%, attestandosi su 1,6 miliardi di dollari. Al 31 dicembre 2016, le riserve nette di cassa corrispondevano a 155 milioni di dollari.

Per motivare questi numeri l'azienda ha detto di aver dovuto affrontare “sfide notevoli” nelle sue tre principali linee di attività, ovvero i server destinati ai data center, gli smartphone e gli altri dispositivi smart (ovvero Pc, tablet e convertibili). Tre mercati che “secondo gli analisti di mercato hanno continuato a vedere una crescita minima, o addirittura nulla, nel corso del trimestre chiuso al 31 dicembre 2016”, sottolinea la società cinese. Motivazioni a parte, il calo del 26% nelle vendite di telefoni non è passato inosservato.

Nonostante le incertezze macro-economiche e le due nuove linee di business ancora in fase di transizione, Lenovo ha riportato nell'ultimo trimestre una solida performance", ha dichiarato in una nota ufficiale il presidente e Ceo, Yang Yuanqing. "Il nostro business dei Pc rimane forte, nel settore mobile abbiamo fatto progressi costanti e in quello del data center c’è un chiaro piano di miglioramento in atto. Anche se sappiamo che ci vuole tempo per costruire competenze forti in questi due nuovi motori di crescita, siamo certi che raggiungeremo il pareggio e una crescita redditizia anche in questi ambiti”. Parole più edulcorate rispetto a quelle riferite da Yang al Wall Street Journal, ammettendo – a proposito dell'acquisizione di Motorola Mobile, del 2014 – che “avevamo sottovalutato le differenze culturali e di modello di business”.

 

 

 

In un quadro a luci e ombre va anche però sottolineato qualche successo “locale”, accanto a quello più generale dei Pc. In Europa, Medio Oriente e Africa, l’area guidata dall’italiano Luca Rossi  (vice preesidente Emea e Latmi), il fatturato consolidato del terzo trimestre fiscale è calato meno della media, del 2,7% annuo, attestandosi a 3,4 miliardi di dollari, ed è aumentato del 23% rispetto al quarter precedente. Per quanto riguarda gli smartphone, invece, va detto che i marchi Moto e Lenovo mostrano un'ottima vitalità sul mercato indiano, dove detengono l'8,9% del mercato a volume e il 9,8% a valore. Secondo i conteggi di Idc. In un anno, in India i livelli di vendita sono saliti di quasi il 15%.

 

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