02/05/2024 di redazione

Samsung decuplica i profitti trimestrali, merito dell’AI

I ricavi trimestrali della società sudcoreana crescono del 13% anno su anno. Cresce la domanda di memorie con elevata larghezza di banda.

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L’intelligenza artificiale fa da traino alla crescita di Samsung Electronics, quella presente ma soprattutto quella futura. Nel primo trimestre dell’esercizio fiscale il colosso tecnologico sudcoreano ha visto crescere del 13% anno su anno i ricavi, arrivati al corrispettivo in won di 52,14 miliardi di dollari circa. Soprattutto, però, è degna di nota la risalita dei profitti operativi, più che decuplicati rispetto a quelli del primo trimestre 2023, da 465 milioni di dollari circa a quasi 4,8 miliardi di dollari.

L’andamento si deve in buona parte alle memorie, i cui ricavi trimestrali sono praticamente raddoppiati (+96%) nel giro di un anno grazie alla forte domanda di componenti a supporto dell’intelligenza artificiale. Si tratta, in particolare, delle memorie a elevata larghezza di banda (high bandwidth memory, Hbm), che compattano in un piccolo form factor diversi blocchi (die) Dram, sovrapposti in verticale.

Nei più recenti modelli di memorie Samsung destinate ai chip per applicazioni di AI generativa, le Hbm3M, gli “strati” di Dram sono otto.  Con questi e altri componenti l’azienda punta a competere con la connazionale SK Hynix, diventando un fornitore di componenti Hbm per Nvidia e Amd. “Per il 2024 abbiamo in programma di aumentare le forniture di chip legati alle Hbm di oltre tre volte rispetto allo scorso anno”, ha dichiarato Jaejune Kim, vicepresidente della divisione memorie di Samsung. 

Fra le strategie annunciate da Samsung a margine dei risultati del trimestre c’è anche l’incremento della produzione di Ssd (solid-state drive ) destinati a server che, ancora una volta, saranno ottimizzati per carichi di lavoro di intelligenza artificiale.

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Per quanto riguarda gli smartphone, altra importante area di attività per Samsung, i profitti operativi trimestrali sono, invece, in leggero calo anno su anno. La crescita dei costi di produzione, anche dovuti all’uso di chip di fascia alta, ha eroso leggermente le marginalità sui modelli di fascia alta, come i nuovi Galaxy S24. 

Resta però intaccato il primato di Samsung come marchio più venduto a livello globale, con circa 60 milioni di smartphone messi in distribuzione nel trimestre. In futuro Samsung punterà sempre di più sui telefoni ottimizzati per l’intelligenza artificiale, che già si stanno imponendo all’attenzione dei clienti: a detta dell’azienda, tra coloro che hanno acquistato un Galaxy S24, il 50% lo ha fatto proprio per le funzionalità di AI incluse in questi modelli. Nei prossimi trimestri Samsung continuerà a  spingere sui prodotti di fascia alta, “applicando l’esperienza di AI del Galaxy S24 ad altri modelli flagship”, ha fatto sapere l’azienda.

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