15/05/2024 di redazione

Aws, il “cloud sovrano” parte dalla Germania con 7,8 miliardi di euro

Amazon Web Services annuncia un investimento per creare nuovi data center nella regione di Brandeburgo: faranno da trampolino per i servizi di European Sovereign Cloud.

Amazon Web Services punta sulla Germania con un investimento da 7,8 miliardi di euro destinato potenziare l’infrastruttura di data center per i servizi di cloud computing. Dopo la Francia, su cui sta investendo anche Microsoft, per Aws arriva ora l’annuncio di un nuovo importante impegno finanziario e strategico in terra europea. Amazon, proprio come Microsoft, sta allargando e rendendo più capillare la propria rete di data center con l’obiettivo di soddisfare esigenze di data sovereignty di aziende ed enti di pubblica amministrazione europei.

Per questa strategia la società guidata da Andy Jassy ha usato proprio l’espressione “cloud sovrano” nell’annunciare, sei mese fa, una nuova offerta di servizi chiamata Aws European Sovereign Cloud. Un’offerta rivolta a tutti i clienti europei ma soprattutto a quelle realtà soggette a particolari regolamenti che limitano le opzioni geografiche nella scelta di un servizio cloud.

Per questi servizi Aws promette “sicurezza leader di mercato, disponibilità, prestazioni e resilienza”. I dati delle aziende che si affidano ad Amazon (e quelli dei loro clienti) risiederanno tutti all’interno dell’Unione Europea, così come tutti i metadati.

L’impegno da 7,8 miliardi di euro in Germania permetterà di avviare diversi nuovi data center nella regione di Brandeburgo per lanciare i servizi Aws European Sovereign Cloud entro la fine del 2025. “Questo investimento rafforza il nostro impegno a offrire ai clienti la più avanzata offerta di controlli di sovranità, garanzie di privacy e funzionalità di sicurezza in cloud”, ha dichiarato Max Peterson, vicepresidente Sovereign Cloud di Aws. “Stiamo investendo pesantemente in nuovi talenti e infrastrutture locali”.

L’azienda si aspetta di generare un impatto positivo di 17,2 miliardi di euro sul prodotto interno lordo tedesco da qui al 2040 e di contribuire alla creazione di 2.800 posti di lavoro (equivalente a tempo pieno) nell’ambito dell’edilizia, dei servizi di manutenzione, dell’ingegneria, delle telecomunicazioni e altro ancora.

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