Il mercato dei semiconduttori è complesso, perché racchiude diversi settori di destinazione e quindi riflette, a sua volta, l’andamento di differenti mercati. Ma la crisi di domanda trasversale a smartphone, Pc ed elettronica di consumo ha prodotto nell’ultimo anno, innegabilmente, una generale difficoltà per i semiconduttori se visti con sguardo d’insieme. Ora da Samsung e Qualcomm arrivano nuovi segnali di ottimismo, che suggeriscono una ripresa della domanda e un rialzo dei costi lungo la supply chain, a beneficio dei produttori che stanno a monte.
Dopo una trimestrale difficile ma migliore delle attese, Samsung ha dichiarato in settimana che continuerà a tagliare la produzione per smaltire l’eccesso di scorte ancora invendute, ma ha anche detto di attendersi per il 2024 una ripresa degli investimenti. I segnali di nuova domanda per il mercato dei server stanno già arrivando. “Abbiamo ricevuto domande di acquisto da clienti che vogliono mettere in sicurezza i componenti”, ha detto Jaejune Kim, memory business executive vice president di Samsung, “C’è un’ampia consapevolezza sul fatto che il mercato ha già toccato il fondo”.
“Guardando la normalizzazione dei livelli di magazzino, ci aspettiamo che la ripresa del mercato acceleri le vendite di memorie per Pc e dispositivi mobili”, ha aggiunto Kim. E non è una sorpresa apprendere che l’anno prossimo Samsung si focalizzerà sui chip di fascia alta destinati ai carichi di lavoro di intelligenza artificiale generativa. La proliferazione di funzioni di AI “locali”, sui dispositivi, supporterà la domanda di componenti Dram come i chip Hbm (High Bandwidth Memory).
Segnali positivi giungono anche da Qualcomm. Nel quarto trimestre del suo anno fiscale la società ha ottenuto 8,67 miliardi di dollari di ricavi, segnando un calo del 24% anno su anno ma superando le stime degli analisti. L’utile netto trimestrale, pari a 1,49 miliardi di dollari, è inferiore del 48% al risultato di un anno prima ma ha superato anch’esso le previsioni.
Sull’intero esercizio fiscale la società ha raccolto 35,83 miliardi di dollari di ricavi, dato in calo del 19% rispetto all’anno precedente. Va sottolineato che, rispetto a Samsung, le attività di Qualcomm sono meno differenziate poiché l’azienda si posiziona soprattutto nel mercato dei componenti per smartphone (oltre che per il settore automobilistico) e risente più direttamente del suo andamento. “Osserviamo iniziali segnali di stabilizzazione per i dispositivi 3G, 4G e 5G su scala globale”, ha detto il direttore finanziario di Qualcomm, Akash Palkhiwala.