16/09/2016 di Redazione

Oracle risollevata dal cloud (+59%) e pronta a sfidare Aws

Nel primo trimestre dell’anno fiscale in corso l’azienda ha fatturato meno delle attese, 8,6 miliardi di dollari, ma la crescita delle vendite di SaaS e PaaS è proseguita impetuosamente (+80% circa). E si attende la seconda generazione dell’offerta IaaS,

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Da un po’ di tempo le trimestrali di Oracle si assomigliano: l’elemento costante, anche quando i numeri complessivi deludono, è la forte crescita del cloud. In particolare delle due componenti non troppo dominate dallo strapotere di Amazon Web Services, Microsoft, e Google, ovvero il Software-as-a-Service (SaaS) e il Platform-as-a-Service (PaaS). Andiamo per ordine, dicendo che nel primo trimestre dell’anno fiscale 2017, chiuso il 31 agosto, la società di Redwood ha fatturato 8,6 miliardi di dollari, crescendo del 2% rispetto all’analogo periodo di un anno prima (o del 3%, al netto delle oscillazioni valutarie), un po’ meno della stima degli analisti di Thomson Reuters, che ipotizzavano un risultato di 8,7 miliardi di dollari.

Oracle ha poi registrato un utile netto di 1,8 miliardi, che diventano però 2,3 considerando criteri non-Gaap, mentre l’utile per azione rettificato, in crescita del 4% anno su anno, è stato di 55 centesimi di dollaro. Anche in questo caso, meno dei 58 centesimi previsti dal consensus. “L’utile per azione Gaap e non-Gaap”, si legge nel comunicato stampa dell’azienda, “risente negativamente da tre fattori: per un centesimo, delle maggiori tasse dovute alla crescita delle vendite di cloud negli Usa; per mezzo centesimo, dei prestiti; per un centesimo, del rafforzamento del dollaro”.

In questo scenario non troppo esaltante, la nuvola di Oracle continua però ad allargarsi molto rapidamente. Nel trimestre, le tre le componenti cloud (IaaS, PaaS e SaaS) hanno generato 969 milioni di dollari di entrate, con una crescita del 59% anno su anno (che diventa 61% a valuta costante). I segmenti d’offerta più forti si confermano, come già in passato, il Software-as-a-Service e il Platform-as-a-Service, insieme cresciuti dell’80% (o dell’82% a valuta costante). Per l’amministratore delegato Safra Catz, il risultato ha “sostanzialmente superato le nostre stime. Poiché il business del SaaS e del PaaS continua la sua rapida crescita, ci attendiamo che i margini lordi salgano dal 62% di questo trimestre verso il nostro target dell’80%”.

L’altro Ceo, Mark Hurd, ha invece sottolineato come l’andamento lasci pensare che quest’anno Oracle fatturi oltre 2 miliardi di dollari dal SaaS e dal PaaS messi insieme. “Crediamo questo sarà il secondo anno consecutivo in cui Oracle avrà venduto più SaaS e PaaS di qualsiasi altro fornitore di servizi cloud”, ha scritto Hurd. “Nel primo trimestre abbiamo raggiunto oltre 750 nuovi clienti del SaaS, fra cui 344 per l’Erp SaaS Fusion”.

 

 

La terza componente del cloud non sarà dimenticata, come sottolineato dal presidente e chief technology officer, Larry Ellison. “La prossima settimana all’ Oracle OpenWorld presenteremo la seconda generazione del nostro Infrastructure-as-a-Service”. La promessa è quella di  offrire “il doppio della capacità di calcolo, il doppio della memoria, il quadruplo dello storage e dieci volte più I/O rispetto ad Amazon Web Services, a un costo del 20% inferiore”, ha assicurato Ellison.

 

 

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