Le vendite di Pc nel primo trimestre 2012 non sono in crescita, ma si è evitato il forte calo che era stato preventivato. Questo è in sostanza il responso di Gartner nella sua analisi periodica del mercato. Secondo i dati della società di ricerca americana, fra gennaio e marzo 2012 sono stati venduti complessivamente 89 milioni di computer, con una crescita dell'1,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. L'analisi dell'andamento del primo trimestre firmata da IDC è sostanzialmente allineata e segnala un salto in avanti del comparto del 2,3 per cento.
I dati di IDC
Nel dettaglio, le vendite di Europa, Medio Oriente e Africa sono cresciute del 6,7 per cento rispetto
a un anno fa, tendenza che potrebbe essere intesa come un timido segnale di ripresa. Ripresa che invece non si è vista negli Stati Uniti, dove la domanda di Pc è stata di 15,5 milioni, in diminuzione del 3,5 per cento rispetto ai primi tre mesi del 2011.
Gartner spiega infatti che "la regione EMEA ha avuto un rendimento
migliore del previsto, mentre l'Asia/Pacifico ha fatto registrare una
performance inferiore alle aspettative. L'industria Pc ha grandi
aspettative per una forte crescita nei mercati emergenti, quindi il
rallentamento di questi Paesi in questo trimestre porta a dare un avviso
cautelativo ai fornitori, perché la crescita futura del settore
non può dipendere solo dai mercati in via di sviluppo".
A livello globale, sia per Gartner che per IDC, HP si è riconfermata il primo produttore del ranking con una quota di mercato pari rispettvivamente del 17,2 e 18 per cento. Gli analisti concordano
nel dare il merito di questo successo alla capacità dell'azienda di Palo Alto di
non interrompere l'approvvigionamento di dischi fissi durante la crisi seguita
all'alluvione in Thailandia, che non ha avuto l'impatto negativo sulle
vendite che invece era stato preventivato dagli analisti. IDC segnala
inoltre come le aree geografiche in cui HP ha registrato i risultati
migliori siano state Europa e Stati Uniti.
Nella sua relazione preliminare, Gartner evidenzia comunque che "la carenza di scorte di hard disk ha moderatamente influenzato la fascia bassa del mercato dei notebook consumer,
frenando le promozioni molto aggressive sui sistemi di fascia
bassa. Resta però da capire quanto questa categoria di prodotti sia in
grado di attrarre i consumatori, o se la loro attenzione si sia spostata
ad altri dispositivi.
E dello stesso avviso è anche IDC, secondo cui i
risultati superiori alle aspettative sono dovuti al fatto che i
produttori di Pc sono riusciti ad assicurarsi un approvvigionamento
adeguato di dischi fissi che non ha impattato sulle spedizioni.
La palma del vendor a maggiore crescita va, come ci si aspettava, a Lenovo,
che ha migliorato la propria market share dell'8 percento, confermandosi
il secondo produttore globale di computer. Dell è segnalato da Gartner
come il produttore che ha perso vendite nella maggior parte delle regioni rispetto a un anno fa. Per
la prima volta in due anni, la casa texana ha registrato un calo delle
consegne nella regione Asia/Pacifico, rovinando le buone performance
in Europa. Secondo gli analisti di Gartner la questione è da imputare
prevalentemente alle spedizioni relativamente basse dei sistemi low end per i consumatori finali, a cui Dell ha dato una bassa
priorità.
Continua, nel frattempo, la china discendente di Acer, le cui
spedizioni secondo IDC sono diminuite del 3,7 per cento nel primo trimestre,
migliorando comunque il pessimo risultato dello scorso anno. Anche se i
problemi di inventario sono in gran parte superati, la casa taiwanese avrà comunque
bisogno di tempo per ricostruire i suoi rapporti con il canale.
Sempre positiva invece Asus, che ha continuato a registrare forti guadagni sia
in Asia/Pacifico sia in EMEA, dove l'azienda taiwanese totalizza le
vendite maggiori. Non è da sottovalutare comunque la prestazione negli
USA, dove il produttore (in un anno) ha guadagnato quote di mercato colmando
intelligentemente il vuoto lasciato da altri fornitori. Bene anche
Toshiba, che ha registrato una crescita solida sia in Europa che in
Giappone, ma nonostante questo le spedizioni a livello globale sono
diminuite per i risultati deludenti registrati negli Stati Uniti.
I computer "vecchio stile" stanno quindi resistendo all'avanzata dei tablet multimediali, anche se Gartner reputa preoccupanti alcuni particolari. La crescita di vasti mercati emergenti come India e Cina non è stata eccelsa, e tenuto conto che nel 2011 le vendite di computer sono state sostenute in gran parte da queste economie, è il caso di suonare un campanello d'allarme.
I dati Gartner reativi ai primi cinque produttori globali di Pc
Gartner conclude spiegando che "il primo trimestre del 2012 è stato un periodo transitorio, in cui l'industria dei Pc è in attesa dei due più importanti annunci dell'anno: i processori Intel Ivy Bridge (il cui debutto ufficiale è fissato per il 23 aprile) e Windows 8. Sebbene questi nuovi prodotti non saranno necessariamente propulsori di una forte ripresa delle vendite, lè ipotizzabile che avranno un'influenza positiva sull'offerta di computer, tanto che in attesa della loro disponibilità ci saranno pochi annunci.
È più ottimista IDC, secondo cui "la storia ha dimostrato che i periodi di rallentamento della crescita sono seguiti da un recupero. Di conseguenza c'è da aspettarsi che le vendite di Pc subiscano un'impennata sia grazie alla normalizzazione della produzione di dischi fissi, sia in vista dell'annuncio di Windows 8."