Per Facebook Workplace il luogo di lavoro è “globale e mobile”, il che altro non significa se non la possibilità di essere operativi e connessi da qualsiasi angolo del mondo, tramite Pc così come tramite smartphone e tablet. La logica del social network incrociata a quella lavorativa non è una novità, ma la novità è il debutto ufficiale dell’azienda di Mark Zuckerberg nel mercato delle piattaforme tecnologiche di “social working”, come Microsoft Yammer, Salesforce Chatter, Convo e Slack. In precedenza noto come Facebook at Work e ora ribattezzato Workplace by Facebook, il servizio è stato testato in beta da un migliaio di aziende, “in ogni continente ad eccezione dell'Antartide”, spiecifica la società di Menlo Park, e contiene al suo interno già oltre 100mila gruppi attivi.
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Il logo del nuovo servizio di Facebook
Sulla piattaforma di lavoro 2.0, un po’ come avviene sul social network che tutti conosciamo, è infatti possibile creare pagine di gruppo di diverso tipo: quelle intra-aziendali (incentrate per esempio su singole divisioni o team di progetto) ma anche quelle multi-aziendali. Nell’ultimo anno e mezzo di sperimentazione e sviluppo, sono state aggiunte alla piattaforma funzionalità come le “reactions”, la traduzione automatica, le videochiamate e telefonate di gruppo nelle chat (che possono diventare un’alternativa a Skype), i trending post e I filtri di ricerca. Come si nota, le somiglianze con Facebook sono notevoli, ma è stata chiaramente posta maggiore enfasi sulla sicurezza e riservatezza dei dati: i contenuti pubblicati in un gruppo aziendale non sono visibili ai non dipendenti, e lo stesso vale per quelli multi-aziendali.
Tra i vantaggi offerti da Workplace c’è la semplicità di fruizione: non c’è bisogno di installare alcun software e il prodotto è ottimizzato per la consultazione da mobile. Ecco perché, nel comunicato di presentazione, l’azienda sostiente di poter colmare “un gap cruciale nel mercato per coloro i quali non lavorano in ufficio o alla scrivania. Si tratta di lavoratori del commercio al dettaglio, equipaggi delle navi, barista, i quali non avevano accesso agli strumenti di lavoro tradizionali, ma ne stanno sostenendo l’adozione dal momento che il nostro prodotto è mobile”.
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Workplace è accessibile da Web o da applicazione per iOS e Android
Sono ufficiali anche i prezzi del servizio, calcolato come tariffa mensile variabile in base al numero di utenti attivi: tre dollari al mese, nel caso l’azienda cliente abbia meno di mille dipendenti da iscrivere; due dollari al mese, se supera i mille; un dollaro al mese, se si superano i diecimila profili attivi. Per gli enti no-profit e per gli istituti scolastici, invece, l’utilizzo è gratuito. Facebook ha anche annunciato Workplace Partner Program ovvero una collaborazione “ecosistemica” con altri vendor, fra cui Deloitte e Microsoft.
Fra i più di mille clienti che già hanno sperimentato Workplace prima del lancio commerciale spiccano i nomi del settore bancario (Royal Bank of Scotland, Yes Bank), telecomunicazioni (Telenor, Telekom Austria Group, automotive (Renault), turismo (Club Med, Booking.com), industria agroalimentare (Danone, Campbell’s), advertising (Teads), no-profit (Save the Children, Oxfam).