L’intelligenza artificiale “autoreferenziale”, cioè mirata a potenziare gli stessi sistemi di intelligenza artificiale, è la nuova conquista di Twitter. Il social network, pur in un periodo un po’ travagliato e orfano della guida di Dick Costolo, non rinuncia alle acquisizioni ma anzi porta in casa Whetlab, una startup di Cambridge nata circa un anno fa. La sua tecnologia è rivolta alle aziende che utilizzano al loro interno strumenti di machine learning: Whetlab può analizzarli e calibrarli in automatico, in modo da renderli più capaci di fare previsioni e analisi.
Il funzionamento di questa tecnologia, in attesa di brevetto e sviluppata fra le università di Harvard, Toronto e Sherbrooke, è spiegato sul sito di Whetlab e lo lasciamo agli addetti ai lavori. Più interessante, per il vasto pubblico (e per chi sfrutta Twitter per promuovere la propria azienda o per esplorare nuove possibilità di business) è l’uso che la piattaforma dell’uccellino azzurro potrebbe farne. Su questo punto né l’acquirente né l’acquisito hanno fornito dettagli, limitandosi ad affermare che “Twitter è la piattaforma per le comunicazioni libere su Internet e crediamo che attraverso si essa la tecnologia di Whetlab possa generare un enorme e positivo impatto”.
È intuibile, in ogni caso, che questa tecnologia possa migliorare le capacità di analisi dei tweet (chi scrive a proposito di quali argomenti, quando e come), ma anche i sistemi antispam e la creazione di advertising mirato e di contenuti personalizzati. In generale, il machine learning potrà servire a organizzare e presentare diversamente la grande mole di contenuti prodotti e diffusi dalla piattaforma di microblogging.
Due le notizie certe: il team di cinque persone che compongono la startup andrà a lavorare per Twitter, e quest’ultima metterà fine dal 15 luglio al servizio finora erogato da Whetlab; il suggerimento dato ai clienti è quello di spostare i loro dati su altre piattaforme, come Spearmint, Smac o HyperOpt.