14/10/2015 di Redazione

A casa 336 lavoratori, prima scelta difficile del Ceo di Twitter

Fresco di nomina come amministratore delegato a tempo pieno, Jack Dorsey ha annunciato il primo, impopolare, passo del percorso di rifocalizzazione della piattaforma di microblogging (insieme a Vine e Periscope). I licenziamenti toccheranno l’8% della for

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Fresco di nomina come Ceo a tempo pieno di Twitter, Jack Dorsey si fa carico di un ingrato compito: annunciare nuovi licenziamenti. Circa l’8,2% della forza lavoro dell’azienda, ovvero 336 persone sulle 4.100 totali, saranno lasciate a casa per favorire il nuovo corso di Twitter e dei prodotti di sua proprietà, cioè Periscope e Vine. La maggior parte dei tagli riguarderà ingegneri e addetti dei team di prodotto. “Abbiamo preso alcune decisioni dure ma necessarie per permettere a Twitter di focalizzarsi maggiormente e reivestire nella sua crescita”, scrive Dorsey in un cinguettio che riassume la sostanza di un’email inviata ai dipendenti.

Il messaggio mandato per posta elettronica specifica qualcosa in più, pur tra gli eufemismi di circostanza. Dopo aver tagliando costi e personale, Twitter potrà focalizzarsi sulle “esperienze che avranno il maggiore impatto”, come Moments, una funzione recentemente lanciata che opera come aggregatore di tweet, notizie, link e video legati a un certo tema.

La roadmap, ha proseguitp Dorsey, prevede anche una diversa e più snella organizzazione del lavoro: “Crediamo fortemente che l’attività di engineering procederà più rapidamente con un gruppo più piccolo e agile, continuando comunque a rappresentare la maggior porzione della nostra forza lavoro”. A chi sarà costretto a lasciare, la consolazione di ricevere una buonauscita: la cifra pro capite non è nota, ma nel complesso la voce “spese di ristrutturazione” è compresa fra i 10 e i 20 milioni di dollari.

 

 

 

In una nota, la società ha anche fatto sapere di attendersi un fatturato trimestrale di 560 milioni di dollari nel terzo quarter dell’anno, superiore alla precedente stima di 545 milioni. Ora, l’obiettivo è quello di spingere l’utilizzo della piattaforma ma ancor più l’iscrizione di nuovi utenti, dopo i rallentamenti degli ultimi mesi. Intanto, un risultato immediato è stato il recupero di fiducia in Borsa: dopo l’annuncio del “sacrificio” dei 336, il titolo di Twitter ha guadagnato oltre il 5%.
 

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