19/03/2012 di Redazione

Amazon cloud conta su mezzo milione di server

Una stima approssimativa della dotazione su cui conta il servizio cloud di Amazon svela che sono al lavoro quasi cinquecentomila server blade, che combinano spazio di archiviazione e potenza a seconda delle richieste dei clienti. Molti produttori storici

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Il servizio cloud di Amazon ha sempre più successo: stando a una stima di Accenture Research Manager al momento il servizio Amazon Cloud conta su 454.400 server blade. Il conteggio è stato fatto dall'analista Lui Huan, che in un post sul suo blog ha spiegato di avere incrociato i dati pubblicamente disponibili con le query DNS nell'ambito di EC2, moltiplicato per il numero di server singoli.

Si stima che i server blade di Amazon siano 454.400

Il dato è interessante in quanto finora è stato difficile avere una visione chiara delle infrastrutture alla base dei servizi che rientrano sotto il cappello Amazon Elastic Compute Cloud (EC2) , che molti stanno usando come punto di riferimento. La stessa HP si è detta pronta a entrare in concorrenza con Amazon, che deve il suo successo a prezzi molto bassi (otto centesimi all'ora) e alla modularità dell'offerta, che consente ai clienti di affittare spazio o potenza di elaborazione.

È comunque da tenere in considerazione il fatto che il calcolo è approssimativo, perché Amazon può configurare i propri sistemi in modi differenti a seconda delle richieste dei clienti, con un cluster di macchine virtuali via cloud che fornisce accesso immediato alle risorse di calcolo e allo storage virtuale, oltre a tutta una serie di altri servizi accessibili da qualsiasi macchina in rete. Fra le opzioni è persino previsto un supercomputer per simulazioni di fluidodinamica, di dinamica molecolare, analisi finanziarie e del rischio, sequenziamenti del DNA e molto altro, a tempo determinato e con tariffe orarie predefinite.

In sostanza, anche se quella di Accenture è una stima molto approssimativa, è la più attendibile del momento considerato che Amazon non intende divulgare informazioni di questo tipo per evitare troppe imitazioni da parte dei concorrenti. Quel che è certo è che la direzione che ha deciso di imboccare l'azienda statunitense è un'interpretazione eccellente del cloud, che potrebbe presto diventare il modello d'uso più diffuso.


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