Cala il numero delle segnalazioni di utilizzo di software illegale, ma aumenta il valore dei casi risolti in via extra-giudiziale. Lo rivela Bsa - The Software Alliance, secondo cui in Italia è stata registrata una diminuzione del 29 per cento dei casi segnalati, che nel 2013 sono stati in tutto una novantina. La Bsa ci tiene però a segnalare come sia sempre più costoso risolvere i contenziosi, che nel caso di un accordo raggiunto al di fuori delle aule di un tribunale possono raggiungere cifre di tutto rispetto: fino a 165 mila euro, a cui vanno aggiunti i costi per mettersi in regola con i software.
Bsa rappresenta circa settanta aziende di livello mondiale
Il valore delle transazioni extra-giudiziali per risarcimenti alle aziende produttrici di software ha raggiunto complessivamente circa
388 mila euro nel 2013, una cifra considerevole se paragonata al 2009 (più 205 per cento) e al trend registrato nell’intera regione Emea (più 119 per cento). Al valore dei risarcimenti si aggiunge il
prezzo pagato dalle imprese per acquistare prodotti originali in sostituzione di quelli installati illegalmente. In Italia, nel 2013, l’importo totale è stato di
186 mila euro circa, quasi sei volte il valore raggiunto nel 2009. Nel nostro Paese, negli ultimi cinque anni il numero di aziende che hanno scelto la via extra-giudiziale per regolarizzare l’impresa è quadruplicato.
“
In Italia, il valore complessivo dei risarcimenti è notevole,” ha dichiarato
Simonetta Moreschini, Presidente di BSA Italia, “
se consideriamo che tale denaro poteva essere investito in modo costruttivo rispettando la legge sul diritto d’autore soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale”.