02/07/2012 di Redazione

L'antitrust interroga Google sui brevetti Motorola

L'azienda di Mountain View è di nuovo nel mirino dell'antitrust, questa volta per il sospetto di violazione degli accordi internazionali per i brevetti fondamentali. Sono state le accuse di Microsoft e Apple a far avviare l'indagine, che potrebbe anche po

immagine.jpg

Google è di nuovo sotto inchiesta da parte dell'antitrust: la Federal Trade Commission statunitense ha infatti emesso una nota in cui informa che sta per predere in esame la politica di gestione dei brevetti FRAND (Fair, Reasonable, and Non-Discriminatory Terms) operata da Google in seguito all'acquisizione di Motorola.

La Federal Trade Commission sta indagando su Google

Il dubbio da scongiurare è che l'azienda di Mountain View stia ostacolando l'innovazione nel mercato della telefonia mobile, rifiutando di concedere in licenza alcuni brevetti fondamentali ai suoi concorrenti. Tutto nasce da due denunce non recenti che hanno già fatto muovere l'antitrust auropea: Microsoft che accusato Motorola di voler uccidere il video sul Web e Apple che si è vista presentare una richiesta a suo avviso troppo alta per i diritti di alcune tecnologie wireless.

Dopo le accuse di abuso di posizione dominante Google deve quindi vedersela di nuovo con la FTC, che ha inviato una notifica di indagine civile, l'equivalente di un mandato di comparizione, a lei e alle due querelanti che lagnano ingiustizie: Microsoft e di Apple.

Secondo le fonti di Bloomberg l'FTC ha anche l'obiettivo secondario di indagare sulla legittimità della decisione di Google di portare avanti i contenziosi avviati da Motorola Mobility quando non era ancora stata acquisita da Google, come per esempio quello già citato della console di Microsoft. Niki Fenwick, portavoce di Google, è apparso rilassato quando ha liquidato la faccenda dicendo che l'azienda "prende gli impegni FRAND molto sul serio quindi sarà felice di rispondere a qualsiasi domanda".

Non è la prima volta che Google si deve difendere: Eric Schmidt aveva dovuto rispondere dell'accusa di abuso di posizione dominante

La situazione però sembra essere tale da necessitare di un chiarimento che plachi le preoccupazione delle "agenzie antitrust di tutto il mondo sul problema dei brevetti, che è particolarmente importante nel momento in cui si riferisce alle tecnologie mobili", come ha spiegato Bert Foer, presidente dell'American Antitrust Institute di Washington e forte sostenitore dell'applicazione pedissequa della normativa antitrust.

ARTICOLI CORRELATI