26/10/2016 di Redazione

Nuovi tagli in arrivo per Twitter, forsa a casa altri 300 dipendenti

Secondo nuove indiscrezioni, l’azienda guidata da Jack Dorsey starebbe per annunciare una riduzione di organico dell’8%, analoga a quella già decisa un anno fa. Si attendono, intanto, i risultati finanziari del terzo trimestre.

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Trecento dipendenti di Twitter dovranno, volenti o nolenti, immolarsi alla causa del taglio dei costi. Secondo quanto riportato da Bloomberg sulla base di dichiarazioni di fonti confidenziali. L’azienda si prepara a licenziare l’8% della propria forza lavoro, ovvero la medesima percentuale già sacrificata lo scorso anno dopo la nomina definitiva di Jack Dorsey come amministratore delegato. Le dimissioni del precedente Ceo, Dick Costolo, arrivavano in un momento in cui già si palesava l’effetto dell’ascesa di Facebook e di altri social network almeno in parte concorrenti di Twitter, come Instagram e Snapchat.

Da allora Twitter ha lodevolmente continuato a innovare la propria piattaforma, in vari modi: cambiando l’algoritmo di selezione dei contenuti del newsfeed, modificando la politica di conteggio dei 140 caratteri, introducendo il formato dei Moments (perfetto per editori, videomaker e aziende intenzionate a promuoversi) e spingendo i contenuti video in diretta. Ma nel corso di quest’anno è apparso chiaramente come le aspettative di crescita nutrite nel passato recente risultassero del tutto irrealistiche. Attualmente l’utenza attiva è di poco superiore ai 313 milioni di persone, cifra ben lontana dal “miliardo” di cui si parlava nell’era pre-Dorsey.

Ora, le fonti di Bloomberg riferiscono che l’annuncio dei nuovi tagli potrebbe giungere già in settimana, prima della pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre. Risultati che potrebbero influenzare le già travagliate trattative di vendita che Twitter ha o aveva in corso con diversi potenziali acquirenti (non Salesforce, a quanto pare). La strategia è chiara: tagliare i costi per continuare a essere profittevoli, a fronte di un’utenza che non cresce abbastanza e dunque non permette di elevare gli introiti pubblicitari.

 

 

A detta di Robert Peck, analista di SunTrust, “La struttura di costi di Twitter è stata originariamente creata pensando a una forte crescita della base d’utenza, ma poiché quest’ultima è stagnante pensiamo che l’azienda debba ridurre i suoi costi”. Secondo l’analista, è possibile ottenere questo obiettivo “pur preservando l’innovazione di ricerca e sviluppo e gli investimenti”. E visto che la coperta da qualche parte va tirata, l’ipotesi dei 300 dipendenti in odore di licenziamento non pare irrealistica.

 

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