18/02/2015 di Redazione

Samsung darà una scossa wireless al suo Galaxy S6?

L’azienda sudcoreana ha rilasciato un altro teaser e pubblicato sul suo blog un lungo articolo sulla ricarica a induzione: elementi che fanno pensare al lancio di questa tecnologia nel suo prossimo smartphone di punta. Dopo 15 anni di tentativi, quindi, s

immagine.jpg

Mancano due settimane al lancio del Samsung Galaxy S6 e la tensione sta salendo. In tutti i sensi. Dopo le indiscrezioni sullo schermo curvilineo, l’azienda sudcoreana ha rilasciato infatti un altro teaser sul suo nuovo smartphone, in cui “The Next Galaxy” promette genericamente di “riservare più tempo per gli altri” e, sul suo blog, ha pubblicato un lungo articolo sulla ricarica wireless, cioè a induzione. Per la verità, l’articolista l’ha presa alla lontana, iniziando a raccontare i primi esperimenti di Nikola Tesla sul fenomeno, datati 1891.

Oltre un secolo dopo, vedremo finalmente questa tecnologia implementata di serie anche sui cellulari Samsung? Sembra di sì: “Il 2015 sarà un anno di svolta per la crescita della ricarica senza fili, anche perché numerose stazioni preposte al compito inizieranno ad apparire nei luoghi pubblici”, scrive sul blog della compagnia Seho Park, ingegnere. “Noi accelereremo la democratizzazione della tecnologia con smartphone convincenti sotto questo punto di vista. Con il nostro prossimo Galaxy, gli utenti potranno entrare in un mondo senza fili mai visto prima”.

Il coinvolgimento di Samsung nella ricarica a induzione iniziò nel 2000, quando l’azienda creò un gruppo di ricerca specializzato per sviluppare una tecnologia pratica e conveniente per gli utenti, lavorando in contemporanea a prodotti basati su standard universali. Ma il prezzo e le dimensioni di alcuni componenti si rivelarono allora ostacoli praticamente insormontabili. I primi frutti si videro solo nel 2011, quando il colosso asiatico introdusse negli Stati Uniti Droid Charge, il suo primo tappetino commerciale per la ricarica wireless. Da allora, la tecnologia è stata man mano introdotta, come opzionale, per i modelli di punta Galaxy S4, Galaxy S5, Galaxy Note 4 e Galaxy Note 5.

 

Uno dei teaser sul Galaxy S6 diffusi da Samsung

 

La diffusione della nuova metodica è stata resa possibile dall’abbattimento dei costi dei singoli componenti, dal numero di parti necessario alla realizzazione dei tappetini e dalla dimensione dei circuiti. Il solo passaggio dal Galaxy S4 al modello successivo ha ridotto di quasi il 50% la quantità di componenti utilizzati nei pad “elettrici”, mentre lo spessore del chip montato nel Galaxy Note 4 è di soli 0,8 millimetri. I risultati? Costi ridotti a un decimo rispetto al passato e velocità di carica raddoppiata.

Ma la grossa scossa al settore, in tutti i sensi, l’ha data nel 2014 la realizzazione di componenti che supportano standard multipli su un singolo chip. Infatti, la tecnologia per alimentare senza fili le batterie è codificata da diverse organizzazioni che operano a livello mondiale. Al momento se ne contano tre: il Wireless Power Consortium (Wpc), con il suo standard Qi, il Power Matters Alliance (Pma) e l’Alliance for Wireless Power (A4wp). Samsung è membro di tutti e tre i gruppi.

A gennaio 2015, il Pma e l’A4wp hanno annunciato una collaborazione per offrire soluzioni più uniformi su una gamma maggiore di dispositivi. Per questo, passati i tempi necessari per la progettazione e la produzione, Samsung è convinta che il 2015 vedrà il rilascio di molti prodotti basati sulla ricarica wireless, non solo quindi il suo Galaxy S6. Appuntamento il primo marzo a Barcellona per sapere, finalmente, tutta la verità.

 

 

ARTICOLI CORRELATI