12/01/2018 di Redazione

Samsung perde un round legale contro Huawei

Una corte di Shenzhen ha ordinato al chaebol di interrompere la vendita di alcuni smartphone basati su tecnologie coperte da brevetto del vendor cinese: Samsung non avrebbe pagato le dovute royalty al competitor. L’azienda sudcoreana valuterà un eventuale

immagine.jpg

Nuovo capitolo nella battaglia legale sui brevetti in corso fra Huawei e Samsung. Quest’ultima ha incassato un brutto colpo, inferto dal tribunale della città cinese di Shenzhen: i giudici hanno deciso che il colosso sudcoreano dovrà interrompere la vendita di tutti i dispositivi che utilizzano la tecnologia “reclamata” da Huawei, pagando anche le spese processuali. La querelle fra le due aziende è partita nel 2016, quando la società cinese ha accusato il concorrente del mancato pagamento di royalty su tecnologie di rete cellulare e software coperte da brevetto. Ma Huawei ha deciso allora di non chiedere risarcimenti, bensì ha proposto a Samsung un accordo di cross-licensing. Proposta rigettata con forza dal chaebol, che a distanza di qualche mese ha ben pensato di rispondere: in un’altra causa depositata presso l’Intellectual Property Court di Pechino ha accusato il vendor cinese di aver violato sei brevetti registrati.

Come risarcimento Samsung ha chiesto circa 24 milioni di dollari. Una volta compreso che la via pacifica non era percorribile, Huawei ha scelto di rispondere per le rime, citando il concorrente in giudizio in altri due tribunali. Lo scorso aprile si è chiuso il primo capitolo della vicenda, quando la corte della città di Quanzhou ha dato ragione all'azienda cinese condannando il chaebol per violazione della proprietà intellettuale, a cui si è aggiunta una sanzione da 11,6 milioni di dollari.

Ora, stando a quanto si apprende da fonti del Paese del Dragone, i giudici di Shenzhen hanno ritenuto Samsung colpevole di violazione di due brevetti Huawei sulle tecnologie 4G. Non è pero possibile sapere al momento quali sono i modelli di smartphone “incriminati”. Il gigante sudcoreano ha annunciato che valuterà un’eventuale impugnazione del provvedimento.

 

ARTICOLI CORRELATI