Twitter, specchio della società. Nel caso dell’Italia, una società che, anche in tempi non facilissimi per l’economia e la politica, guarda al futuro sulla spinta delle tecnologie e della nuova imprenditoria delle startup. Da circa un milione di cinguetti prodotti in dodici mesi da 111mila utenti unici, Ibm e Talent Garden hanno tratto una fotografia interessante dei “temi caldi” tecnologici, di ciò che bolle in pentola e di ciò che, invece, si raffredda, oltre a una sorta di mappa geografica dell’innovazione tricolore.
Ebbene, stando alla nuova edizione (la seconda) dell’indagine, per Twitter il 2015 italiano è stato l’anno delle startup del settore finanziario, l’anno dell’Internet of Things, della sharing economy e dei Big Data. “Nel 2015”, spiega Davide Dattoli, Ceo e fondatore di Talent Garden, “l’impatto della digital disruption ha investito il mondo dei servizi finanziari aumentando considerevolmente le conversazioni intorno a quelle startup che si occupano di e-payment, bitcoin e tracciamento delle transazioni”.
Le discussioni in tema Internet delle cose, invece, sono legate soprattutto al settore dell’automotive, ai dispositivi indossabili e ai droni, In tema di “economia della condivisione”, il dibattito si concentra sui cambiamenti normativi, sui nuovi stili di vita e su servizi quali Uber ed AirBnB.
Rispetto alla prima edizione della ricerca, relativa ai temi caldi del 2014, dalla top ten delle discussioni è uscito l’hashtag #opendata, per lasciare spazio a #fintech e #IoT. Nella lista dei primi dieci argomenti figurano anche #startup, e #innovazione (17%), #bigdata, #droni e #foodtech. “L’Expo”, aggiunge Dattoli, “non poteva non influenzare il dibattito su Twitter, caratterizzato dall’hashtag #foodtech, dall’innovazione nel mondo del cibo e dell’intera filiera dell’agroalimentare”.
Per quanto riguarda la provenienza geografica dei tweet in tema di startup e innovazione, la zona di Milano dintorni è risultata il primo fulcro di conversazioni, il 29% di quelle totali. Una posizione che forse non stupisce, considerando sia il numero di residenti sia la concentrazione di aziende che il capoluogo di Regione lombardo può vantare, mentre è più degno di nota il secondo posto di Brescia (23% delle conversazioni). Da Roma proviene, invece, il 18% delle conversazioni tecnologie italiane su Twitter del 2015, e percentuali a cifra singola spettano a Torino (5%), Napoli (3%) e Firenze (2%).
Gli uomini si rivelano i più “chiacchieroni” o forse semplicemente i più interessati ai temi della tecnologia e dell’innovazione, rappresentando il 70% dei cinguetti. E si evidenzia anche una diversa propensione a specifici argomenti: i maschi scrivono di più di argomenti tecnici e finanziari, mentre le donne discutono di più di condivisione, creatività e formazione.