02/02/2016 di Redazione

Windows 10 è il secondo sistema operativo più usato al mondo

L’ultima “creatura” di Microsoft ha raggiunto a gennaio l’11,85% dei computer desktop, scavalcando Windows Xp (che cresce comunque di mezzo punto) e Windows 8.1. Nel frattempo, Redmond ha reso l’ecosistema un “aggiornamento raccomandato” per gli utenti.

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Proprio mentre Microsoft mantiene le promesse e lo rende un aggiornamento raccomandato, Netmarketshare pubblica i dati sulla diffusione di Windows 10 tra i computer desktop. E per il colosso di Redmond sono solo buone notizie. L’ultimo sistema operativo di Microsoft ha raggiunto a gennaio l’11,85% dei Pc, un balzo in avanti di quasi due punti rispetto a dicembre. Numeri che rendono Windows 10 il secondo sistema operativo più utilizzato al mondo, secondo soltanto a un inarrivabile Windows 7, che con il suo 52,47% guarda ancora tutti da lontano, anche se in calo del 3,2%. Il tasso di adozione si irrobustisce settimana dopo settimana e la versione “ten” ha superato in poco più di un mese anche Windows 8.1 (10,4%) e Windows Xp (11,42). Quest’ultima release resiste però al tempo in modo incredibile, considerando anche che Microsoft ne ha ormai interrotto il supporto da quasi due anni. Anzi, secondo Netmarketshare Windows Xp ha addirittura guadagnato circa mezzo punto da dicembre 2015.

Gli utilizzatori di Windows 7 e Windows 8.1 hanno ancora sei mesi di tempo per effettuare l’aggiornamento gratuito all’ultima versione dell’ecosistema, che ha fatto la sua comparsa ufficiale il 29 luglio 2015. L’espansione della base utenti è segno che, finalmente, Windows 10 sembra aver preso veramente piede a livello di massa. Complice probabilmente anche il fortissimo pressing di Microsoft, in particolare sul lato consumer, per spingere gli utenti ad adottare la nuova piattaforma.

Hanno fatto discutere molto, infatti, le scelte di Redmond nei mesi successivi al lancio di Windows 10. Non solo in merito alla pressione per il passaggio al nuovo ambiente, ma anche sui contenuti dei singoli aggiornamenti: Microsoft ha infatti scelto di non svelare i contenuti dei singoli update, fornendo indicazioni abbastanza vaghe sui pacchetti rilasciati di volta in volta. Policy valide per tutto il mercato consumer, ma non per quello business, per cui il gigante di Redmond ha promesso nuove politiche più trasparenti.

 

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