17/09/2020 di Redazione

Accenture svela nuove vulnerabilità nelle tecnologie emergenti

Il rapporto “Innovating at speed at scale with implicit securiy” mette in luce i rischi generati dall’adozione di intelligenza artificiale, 5G, quantum computing ed extended reality.

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L’adozione di tecnologie emergenti sta portando un significativo cambio di paradigma in termini di sicurezza informatica. A dirlo il report globale di Accenture Innovating at speed at scale with implicit security”, secondo il quale il 34% delle società intervistate dichiara di aver investito, solo nell’ultimo anno, oltre 500 milioni di dollari in Artificial Intelligence, 5G, quantum computing ed extended reality, ma in molti casi sottovalutando l’importanza della sicurezza durante la transizione tecnologica e rimanendo così esposte a nuove vulnerabilità.

Dal rapporto emerge che il 55% dei Chief Security Officer (Cso) intervistati ritiene utile adottare politiche di sicurezza per la protezione delle tecnologie di intelligenza artificiale e la percentuale scende al 36% per il 5G, al 32% per l’extended reality e al 29% per il quantum computing. Come spiega Paolo Dal Cin, Accenture Security Lead per l'Europa. “molte aziende stiano investendo in innovazione ma senza la giusta attenzione alle vulnerabilità che le tecnologie emergenti portano con sé. Queste, infatti, scardinano i paradigmi convenzionali in materia di cybersecurity, rendendo obsoleti gli schemi utilizzati fino ad oggi. Una mancata consapevolezza in tal senso può comportare danni considerevoli al business come anche alla società. È fondamentale quindi che tutte le organizzazioni, pubbliche e private, applichino strategie in grado di garantire quella che noi definiamo ‘implicit security’, ossia una sicurezza che risiede nel Dna stesso delle nuove soluzioni tecnologiche e che consente di progredire con l’adeguata protezione nell’irrinunciabile percorso di innovazione e di crescita”.

Secondo la survey la consapevolezza dei rischi e il conseguente impegno nella protezione delle nuove tecnologie matura generalmente con il progredire della curva di adozione delle stesse, come nel caso dell’Artificial Intelligence, lasciando però così per lungo tempo l’azienda esposta a nuove vulnerabilità. Questa tendenza non è comunque omogenea. La ricerca rivela infatti un sottogruppo di organizzazioni che riesce a innovare in maniera competitiva, senza ignorare l'importanza della sicurezza durante la transizione tecnologica.

La categoria, identificata come “alfa innovators”, rappresenta il 28% di tutte le aziende intervistate e si distingue dalle altre per la visione globale della sicurezza, la capacità sia di valutare il rischio sia quella di intervenire preventivamente, incorporando la sicurezza fin dalle fasi embrionali di implementazione delle nuove tecnologie e applicando quella che Accenture definisce una strategia di implicit security.

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