Quella che si profila come una delle più grandi rivoluzioni scientifiche e industriali del XXI secolo, infatti, sta prendendo forma e l’Italia non deve restare indietro. Per questo, otto tra i principali atenei e centri di ricerca del Paese hanno fondato l’Alleanza Quantistica Italiana (AQI), una rete nazionale con l’obiettivo di costruire un ecosistema coeso, competitivo e pronto a dialogare con i grandi attori europei e internazionali del settore.
L’iniziativa è allineata con la neonata Strategia Italiana per le Scienze e Tecnologie Quantistiche, presentata a pochi giorni di distanza dalla nuova roadmap europea. In questo contesto, l’Italia punta a consolidare le proprie eccellenze, attrarre nuovi investimenti e sviluppare soluzioni concrete in ambiti come il calcolo quantistico, le comunicazioni ultra-sicure e la sensoristica di precisione.
Un fronte compatto per evitare frammentazione e dispersione
L’Alleanza nasce con un obiettivo preciso: superare la frammentazione storica del settore, creando sinergie operative tra università, enti pubblici e attori privati. I membri fondatori – Università di Bologna, Politecnico di Milano, Università di Padova, Università di Pavia, CINECA, INAF, INFN e INRIM – vantano un’ampia varietà di competenze e specializzazioni, dal calcolo ad alte prestazioni alla metrologia quantistica, fino all’astrofisica e alla fisica fondamentale, ma il progetto è aperto: l’Associazione sta già raccogliendo nuove adesioni da parte di istituzioni scientifiche e industriali con l’obiettivo di espandere rapidamente la base partecipativa e creare un ecosistema nazionale integrato, in grado di dialogare con i grandi progetti continentali ed extraeuropei.
Le tecnologie quantistiche, oggi ancora in fase emergente, promettono applicazioni strategiche in diversi ambiti. Tra queste spiccano quattro settori. Il primo è quello dei Computer quantistici, con potenza computazionale senza precedenti e un diverso metodo di funzionamento, destinati a rivoluzionare la simulazione molecolare, l’ottimizzazione industriale e la crittografia. C’è poi il mondo delle Reti di comunicazione quantistica sicure e intrinsecamente resistenti alle intercettazioni, seguito da quello della Sensoristica quantistica di precisione, utile per il monitoraggio ambientale, medico e industriale. Infine, si arriva all’Intelligenza artificiale potenziata dal calcolo quantistico, che apre scenari completamente nuovi nel machine learning e nella data analysis.
L’Alleanza intende coordinare ricerca scientifica, formazione avanzata, trasferimento tecnologico e cooperazione pubblico-privato, per trasformare queste possibilità in soluzioni concrete, adottabili nei prossimi anni dal sistema produttivo e industriale italiano.
L’Italia mira a un posto di primo piano
Con la creazione dell’Alleanza Quantistica Italiana, il nostro Paese si posiziona in modo attivo all’interno dello spazio europeo dell’innovazione quantistica, evitando ritardi e dipendenze tecnologiche. Il valore strategico dell’operazione è duplice: da un lato, rafforzare la competitività scientifica nazionale; dall’altro, garantire che l’Italia partecipi alla definizione degli standard, delle piattaforme e delle tecnologie che domineranno la prossima generazione di infrastrutture digitali. Per vincere la sfida della sovranità tecnologica e industriale, non bastano eccellenze isolate. Serve una visione unitaria, condivisa e operativa. L’Alleanza Quantistica Italiana prova a essere la risposta a questa esigenza.