18/07/2025 di Valentina Bernocco

Chip: grande balzo dei guadagni di Tsmc, ma c’è l’incognita dei dazi

Il produttore taiwanese ha registrato nel secondo trimestre una crescita di profitti superiore al 60% anno su anno. Qualche ombra sul futuro.

(Immagine: Taiwan Semiconductor Manufacturing Co., Ltd)

(Immagine: Taiwan Semiconductor Manufacturing Co., Ltd)

Con i dietrofront di Donald Trump nessuno è al sicuro, di certo non i produttori di chip costretti a rivedere le proprie stime di crescita a causa di limitazioni al commercio e dazi. Ma sul mercato prevalgono dinamiche positive, innescate dalla corsa verso l'AI, e i principali produttori mondiali (a parte Intel, che ha appena annunciato il taglio di oltre cinquemila posizioni lavorativa) attraversano una fase di forte slancio. Mentre Nvidia festeggia la “liberazione” delle Gpu H20 in Cina dopo l'incontro fra Jensen Huang e Trump, la taiwanese Tsmc si rallegra per gli ottimi numeri del secondo trimestre dell’anno fiscale.

Il colosso della produzione di chip per conto terzi ha registrato un utile netto trimestrale di 398,3 miliardi di dollari taiwanesi, corrispondenti a circa 13,5 miliardi di dollari statunitensi e a una crescita del 60,7% anno su anno. I numeri superano di gran lunga la previsione degli analisti del London Stock Exchange, ferma a 377,9 miliardi di dollari taiwanesi.

L’azienda ha motivato l’ottimo risultato con la crescente domanda di componenti per l’intelligenza artificiale, come peraltro dimostrato anche dall’ascesa di Nvidia, uno dei principali clienti di Tsmc (insieme a Apple). “Il mio cliente può continuare a fornire il chip a questo grande mercato che è la Cina, ed è una notizia molto positiva per loro e, di riflesso, per Tsmc”, ha detto in conferenza stampa il Ceo della società taiwanese, Che-Chia Wei, commentando il “via libera” concesso dalla Casa Bianca alle Gpu H20 di Nvidia.

Che-Chia Wei, amministratore delegato di Tsmc (Immagine: Taiwan Semiconductor Manufacturing Co., Ltd)

Che-Chia Wei, amministratore delegato di Tsmc (Immagine: Taiwan Semiconductor Manufacturing Co., Ltd)

L’amministratore delegato di Tsmc ha ammesso che sul futuro a breve termine pendono alcune incognite. “Stiamo prendendo in considerazione il possibile impatto di tariffe e di molte altre incertezze, per questo siamo un po’ più conservativi”, ha detto Wei, riferendosi all’outlook per il prossimo trimestre.

Per il periodo di luglio-settembre l’azienda prevede comunque ricavi in crescita del 40% anno su anno, mentre per l’intero esercizio fiscale dei 12 mesi si ipotizza un +30%. La marginalità potrebbe risentire del tasso di cambio fra il dollaro taiwanese (in apprezzamento) e la valuta statunitense: in base alle previsioni, dovrebbe scendere di uno, due o tre punti percentuali, dall’58,6% del secondo trimestre.

L’azienda ha comunque confermato il proprio piano di spesa in conto capitale per l’anno fiscale: sarà compresa fra 38 e 42 miliardi di dollari. Recentemente Tsmc ha annunciato (o meglio è stato Trump a farlo) un investimento pluriennale di ben 100 miliardi di dollari per la realizzazione di nuove fabbriche di semiconduttori e impianti dedicati al packaging negli Stati Uniti.

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