19/11/2019 di Redazione

Acrobat e Reader 2015 sono anziani, presto andranno in pensione

Adobe ha annunciato che il giorno 7 aprile 2020 terminerà il supporto per la vecchia versione del software. In seguito non saranno più distribuiti aggiornamenti di funzionalità né di sicurezza.

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Per Adobe, dopo cinque anni al massimo Acrobat e Reader (in precedenza noto come Acrobat Reader devono passare alla versione successiva. La roadmap della software house è grosso modo questa: ciascuna release è destinata a essere supportata per circa un lustro, passato il quale non vengono più offerti né aggiornamenti di funzionalità e sicurezza né assistenza tecnica. Così sta per accadere ad Acrobat 2015 e a Reader 2015, come annunciato da Adobe con qualche mese di anticipo sulla data di fine supporto: il 7 aprile 2020.

 

A partire dal giorno successivo, chi voglia continuare a usare queste due versioni lo farà a proprio rischio, sapendo di non poter più ricevere assistenza tecnica né aggiornamenti di alcun tipo. L’assenza di update è rilevante soprattutto per quanto riguarda i correttivi di sicurezza, ma coinvolge anche le migliorie e le aggiunte di funzionalità di Acrobat e Reader (inclusi i prodotti connessi e le versioni localizzate).

 

Dunque l’azienda “suggerisce caldamente” di passare alle più recenti versioni di Acrobat DC (Document Cloud) e di Acrobat Reader DC. “Questo garantirà che possiate beneficiare di tutti i nuovi potenziamenti di funzionalità e degli aggiornamenti di sicurezza, per non citare il supporto per i sistemi operativi più recenti”. Via il vecchio, spazio al nuovo, insomma.

 

A proposito di novità, la scorsa settimana Adobe ha annunciato di aver introdotto nella Experience Platform una serie di miglioramenti finalizzati a permettere una migliore gestione e un miglior controllo dei dati. Ora è possibile classificare i dati, nasconderne una parte, creare regole su permessi di accesso o blocco (per esempio, in base al ruolo dell’utente in azienda). Con queste nuove funzionalità, in sostanza, chi in azienda ha la responsabilità di governance sui dati può assicurarsi che vengano usati “correttamente e dalle persone giuste”.

 

 

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