17/04/2023 di Redazione

AI generativa, Elon Musk sta lavorando in segreto?

Secondo indiscrezioni, l’imprenditore pianifica il lancio di una startup di intelligenza artificiale, forse già registrata come X.AI. Una futura concorrente di OpenAI?

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Poteva Elon Musk restare lontano dalla competizione per l’intelligenza artificiale generativa? Secondo indiscrezioni del Financial Times, il miliardario starebbe lavorando per lanciare una startup posizionata nello stesso segmento di OpenAI, la società di San Francisco che ha sviluppato ChatGPT e gli algoritmi sottostanti a questa e ad altre applicazioni di AI generativa. Le solite “fonti informate sui fatti” hanno rivelato che l’imprenditore sta mettendo insieme una squadra di ingegneri informatici e ricercatori esperti di intelligenza artificiale.

 

Per far funzionare le future applicazioni, Musk si sarebbe già assicurato la fornitura di migliaia di unità di calcolo grafico (Gpu) targate Nvidia, e questo non è un dettaglio considerata l’attuale “fame” di componenti semiconduttori specifici per le attività di intelligenza artificiale. Per finanziare il progetto, inoltre, il miliardario starebbe cercando di coinvolgere alcuni tra gli investitori di Space X e Tesla, due tra le sue aziende.

 

Per rispondere alla domanda iniziale, ricordiamo che Musk ha recentemente firmato una petizione che chiede di mettere in pausa e di regolamentare gli sviluppi dei large language model più evoluti, da GPT-4 in poi. Ma l’imprenditore patron di Tesla è noto tanto per sue le manie protagonismo quanto per il suo fiuto per gli affari, il che rende improbabile un totale disinteresse verso questo appetibile mercato.

 


Secondo le stime di Allied Market Research, il giro d’affari mondiale dell’AI generativa valeva nel 2021 circa 8,2 miliardi di dollari, ma raggiungerà i 126,5 miliardi di dollari nel 2031. Tra i protagonisti del settore ci saranno, secondo gli analisti, sicuramente alcuni colossi “generalisti”, come Microsoft, Amazon (tramite Aws), Alphabet (tramite Google), Ibm e Adobe, oltre ad aziende specializzate in intelligenza artificiale come Genie AI, Mostly AI, Rephrase.ai, Amazon Web Services, Inc., Microsoft Corporation, Adobe. e Synthesia (piattaforma di generazione video).

 

Ci sono, inoltre, alcuni segnali che lasciano credere l’indiscrezione sia fondata. Il mese scorso Musk ha registrato in Nevada una società chiamata X.AI Corp, di cui risulta l’unico direttore generale (affiancato da un suo fedelissimo nel ruolo di segretario). La lettera “X” rimanda alla promessa della “everything app”, o superapp se così vogliamo chiamarla, che Musk intende realizzare in futuro. Una piattaforma onnicomprensiva, che presumibilmente ingloberà anche Twitter (o quel che ne resterà) e dunque funzionalità di produzione contenuti, informazione, dinamiche social, advertising online. Non è ancora scontato, al momento, che X.AI sarà il nome della futura e ipotetica startup.

 

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