• IL NOSTRO NETWORK:
  • The Innovation Group
  • Technopolis
  • ictBusiness.it
logo
logo
  • News
  • Focus
  • Eccellenze.it
  • Strategie di Canale
  • Ti trovi in:
  • Home Page
  • News

Al G20 di Osaka Trump è ambiguo: porta socchiusa a Huawei

Il presidente Usa trova un accordo con Xi Jinping e riabilita gli acquisti da fornitori cinesi per le società statunitensi, senza rincari di dazi. Ma la posizione di Huawei non è stata chiarita.

Pubblicato il 01 luglio 2019 da Redazione

Huawei non ha la porta spalancata e di certo nemmeno il tappeto rosso steso davanti a sé, ma può ricominciare ad acquistare prodotti dai fornitori statunitensi, “là dove non esistono grandi problemi di sicurezza nazionale”. Parole pronunciate da Donald Trump al vertice G20 di Osaka, parole che socchiudono - appunto - la porta dei rapporti commerciali nei quali la società di Shenzen sia il cliente e aziende statunitensi i venditori. Dopo l’ordine esecutivo di maggio, in cui l’inquilino della Casa Bianca aveva parlato della sicurezza delle reti di telecomunicazione come di una “emergenza nazionale”, con la minaccia del (presunto) cyberspionaggio del governo di Pechino a incombere, erano stati vietati gli acquisti di tecnologie sviluppate o prodotte da aziende “controllate da un avversario straniero”. Huawei inclusa, dunque, secondo la visione di Trump. 

 

Al divieto riguardante Huawei si era affiancato un problema più ampio: il più generale aumento delle tasse sulle importazioni dalla Cina, passate dal 10% al 25%, con gran dispiacere di società come Apple, che hanno delocalizzato gran parte della produzione di hardware. Huawei non è però solo uno tra i principali venditori mondiali di apparati per le reti di telecomunicazione (dunque anche per il 5G) e di smartphone: è anche un cliente di società che vendono componenti, come Intel e Qualcomm. Prontamente, per evitare eccessivi danni sulla supply chain di aziende nazionali e sull’economia, il Dipartimento del Commercio aveva deciso di sospendere le restrizioni fino al 19 di agosto

 

(Foto: Agi)

 

Ora l’ulteriore mezzo passo indietro, compiuto appunto al G20 di Osaka. Dopo un’ora e venti di colloquio a porte chiuse, Donald Trump e Xi Jinping hanno trovato un accordo e deciso di non applicare il rincaro sui dazi delle importazioni dalla Cina agli Usa, “almeno per il momento". In conferenza stampa, il tycoon repubblicano ha detto che “Le compagnie Usa possono vendere attrezzature a Huawei. Parliamo di apparati per i quali non ci siano grandi problemi con la sicurezza nazionale”. A quanto pare il presidente si è accorto di ciò che già tutti sapevano e cioè che “vendiamo a Huawei un ammontare enorme di componenti utili per i vari prodotti che loro fanno”. 

 

Il colosso delle reti e degli smartphone, tuttavia, sembra essere ancora nella lista nera del Dipartimento del commercio, in cui figurano le aziende considerate potenzialmente pericolose per l’economia e la sicurezza degli Stati Uniti. Alcune delle risposte di Trump alle domande dei giornalisti, riferisce Agi, sono apparse “poco chiare, a partire da quanto ampio sia il via libera agli acquisti e se si tratti di uno nuovo o se si riferisca alla proroga di 90 giorni già decisa”. Nel loro tête-à-tête i due presidenti non avrebbero discusso di Meng Wanzhou, il direttore finanziario di Huawei, arrestata lo scorso dicembre in Canada su richiesta del governo statunitense, con il pretesto di una violazione delle sanzioni Usa all’Iran, e attualmente in libertà vigilata. Possiamo presumere che, sia per interessi strategici sia per mettere le mani avanti, Huawei prosegua nell’annunciata opera di sviluppo di un proprio sistema operativo alternativo ad Android, e dunque indipendente dai rapporti con Google.

 

Tag: huawei, Usa, Cina, politica, g20

HUAWEI

  • Ricavi in calo, ma cresce la redditività di Huawei
  • Huawei fa causa alla Svezia, “investimenti danneggiati” nel 5G
  • Ricavi in calo per Huawei, ma si guarda al futuro
  • Huawei e i server x86, rumors su una vendita ormai vicina
  • 5G e impegno green nel Mobile World Congress di Huawei

NEWS

  • La (ricca) seconda vita degli Sms è l’autenticazione multifattore
  • Fibra ottica nelle aree bianche, accordo fra Tim e Open Fiber
  • Cybersicurezza, responsabilità estese a più settori con la Nis 2
  • Motorola Solutions punta sulla videosorveglianza made in Italy
  • L’archiviazione di Pure Storage incontra gli analytics di Snowflake
Seguici:
IctBroadcast

Tweets by ictBusinessIT

Top news
  • Più lette
  • Ultime pubblicate
Sophos si prende cura della sicurezza di Linux e container
Pubblica Amministrazione ancora debole di fronte al cybercrimine
L’industria del filo di ferro vede nel futuro con l’AI
Quale cloud per le aziende e la Pubblica Amministrazione italiana?
Un futuro articolato per il software e i servizi per i professionisti
I venti contrari fanno arretrare le vendite di smartphone
Conti in crescita per Ibm, il ritiro dalla Russia non fa paura
Pnrr e sostenibilità nelle strategie dei vendor in Italia
Il nuovo Xdr di Bitdefender è esperto di correlazione
L’acquisizione di TrustBuilder fa bene a InWebo
Arriva da Avaya il nuovo chief operating officer di Ivanti
Da Achab il servizio Mdr di Sababa che facilita la vita agli Msp
Lo smart working a Venezia è unico e non teme paragoni
Sophos potenzia scoperta e risposta alle minacce con Soc.Os
Icos si consolida in Germania con l’acquisizione di Brainworks
Visibilità e controllo dei rischi con l’ecosistema Trend Micro One
Ospedali milanesi, bloccati i sistemi IT per colpa di un ransomware
Ancora un trimestre record per Apple, boom dei servizi
Un miglior utilizzo dei dati può trasformare la sanità italiana
Crisi dei semiconduttori estesa fino al 2024, ma Intel è ottimista
La (ricca) seconda vita degli Sms è l’autenticazione multifattore
Fibra ottica nelle aree bianche, accordo fra Tim e Open Fiber
Cybersicurezza, responsabilità estese a più settori con la Nis 2
Motorola Solutions punta sulla videosorveglianza made in Italy
L’archiviazione di Pure Storage incontra gli analytics di Snowflake
La cyberwar arriva in Italia, attacchi contro Senato, Difesa, Iss
Lavoro ibrido, benefici ma molte lacune nelle aziende italiane
Qualità dell'esperienza: Tim, Vodafone e WindTre si rincorrono
Qualcomm tocca velocità incredibili con lo Snapdragon X70 5G
Accordo tra Google e 300 editori europei, manca l’Italia
Chi siamo
Contatti
Privacy
Informativa Cookie
News
Focus
Eccellenze.it
Strategie di canale
The Innovation Group
Technopolis
indigo logo tig logo
© 2022 The Innovation Group, via Palermo 5, 20121 Milano | P.IVA 06750900968

ICT ECOSYSTEM SUMMIT 2022

Vendor e Distributori preparano le squadre per la digitalizzazione del Paese
19-05-2022
Enterprise Hotel - Milano
 
ISCRIZIONE