Apple Watch trionfatore grazie allo zoccolo duro dei fan di iPhone
Nel 2017, secondo i dati di Canalys, lo smartwatch della Mela ha incrementato del 54% i volumi di vendita, specie per merito del modello di terza generazione. Gli utenti fedelissimi sono la base del suo successo.
Pubblicato il 08 febbraio 2018 da Redazione

“Apple ha vinto la gara dei dispositivi indossabili”. Non c'è un dubbio nell'affermazione di Canalys, società di ricerca da cui giungono nuovi numeri sul mercato dei wearable, fra i quali spiccano quelli – ottimi – dell'Apple Watch. L'anno scorso l'azienda ha venduto 18 milioni di orologi smart, il 54% in più di quanto realizzato nel 2016, specie per merito del traino dell'ultimissimo modello. Circa un acquisto su due, infatti, ha riguardato il dispositivo Series 3, che è fra l'altro si è dimostrato l'indossabile Lte più rapido nel vendere al suo esordio di tutta la ancor breve storia di questo mercato.
Il successo di Apple è ancor più meritevole di sottolineatura se confrontato con l'abbondanza di offerta (e di segmentazione per tipologie e prezzo) proposta da chi vende modelli basati su Android Wear. Il Gear S3 di Samsung e il Watch 2 di Huawei hanno rappresentato due cavalli di battaglia dell'anno scorso, ma nonostante i meriti tecnologici ed estetici e nonostante la più ampia compatibilità (funzionano anche in abbinamento agli iPhone) non hanno retto il confronto con le vendite dell'Apple Watch. Quest'ultimo, al contrario, non essendo compatibile con i telefoni Android ha comunque guadagnato terreno. “A dispetto dei design innovativi, come le ghiere rotanti e i quadranti rotondi adottati da altri vendor, Apple si è portata molto avanti continuando a focalizzarsi sullo zoccolo duro degli utenti iPhone”, ha commentato Jason Low, analista senior di Canalys.
La versione Lte dell'orologio (venduta a 379 euro o più) è stata richiesta soprattutto negli Stati Uniti, in Giappone e Australia, potendo sfruttare il volano degli accordi con gli operatori e distributori locali. Al contrario, non hanno giocato a favore le scarse opzioni di acquisto disponibili in mercati europei come Regno Unito, Germania e Francia.
Il più temibile rivale dell'orologio di Cupertino, almeno in termini di volumi di vendita, è attualmente l'offerta targata Xiaomi. Gli smartwatch e bracciali fitness dell'azienda cinese nel 2017 hanno corso testa a testa con l'Apple Watch, superandolo temporaneamente nei mesi primaverili e venendo surclassati nuovamente nel terzo trimestre. Nel periodo di luglio, agosto e settembre Apple è stato il primo marchio anche in termini di market share, seppure con uno scarto non abissale: 23%, contro il 21% di Xiaomi e il 20% di Fitbit. Ancora una volta, è bene sottolineare come sotto l'etichetta di “wearable” rientrino prodotti abbastanza diversi fra loro per prezzo e caratteristiche tecniche.
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