Solo un'azienda su cinque può vantarsi di aver raggiunto la completa automazione delle proprie risorse It. Così emerge da un'indagine eseguita da Idc, su commissione di Cisco e Dimension Data, intervistando via Web il personale di 275 imprese di dieci Paesi. Fanalino di coda è il 9% di coloro che non hanno ancora realizzato nessun tipo di automazione od orchestrazione dell'infrastuttura informatica, mentre si sale progressivamente a un livello basso (13%), medio (32%) e alto (25%), fino alla punta di eccellenza del già citato 20% di chi ha già completato il percorso.
Ma che cosa si intende per automazione It totale? Laddove possibile, operazioni di gestione, manutenzione e controllo delle risorse vengono svolte senza interventi manuali e/o in modo programmato, per esempio attraverso l'approccio software-defined e la virtualizzazione. Contestualmente, il rilevamento delle metriche di prestazioni, efficienza e costi dell'It diventa un'attività continua.
La maggior parte delle aziende, dunque, sono solo a metà o addirittura all'inizio del percorso. Stando al sondaggio di Idc, il personale It è spesso impiegato in attività a basso valore aggiunto e avide di tempo: tre in particolare, ovvero, la gestione dei Service Level Agreements (Sla), il monitoraggio e la risoluzione dei problemi, occupano ciascuna circa il 13% della settimana lavorativa.
Seguono in classifica le procedure di installazione di hardware e software (10,7% del tempo), la verifica della compliance (9,8%), l'installazione o virtualizzazione di sistemi operativi (7,1%), la gestione di dati e risorse (7%), il rilascio di aggiornamenti e patch (6,9%), il controllo delle prestazioni e il tuning (6,9%), l'interazione con fornitori esterni e supporto clienti (6%). Dovendo farsi carico di tutto questo, il personale It riesce a dedicare, in media, solo il 15% del proprio tempo lavorativo ad attività che hanno a che fare con l'innovazione.