• IL NOSTRO NETWORK:
  • The Innovation Group
  • Technopolis
  • ictBusiness.it
logo
logo
  • News
  • Focus
  • Eccellenze.it
  • Strategie di Canale
  • Ti trovi in:
  • Home Page
  • News

Backup e disaster recovery, avanza il modello “as a service”

La mobilità dei dati, dall’on-premise al cloud e viceversa, e la carenza di competenze interne spinge le aziende ad affidarsi a fornitori esterni di BaaS e DRaaS. Una ricerca di Veeam.

Pubblicato il 07 novembre 2022 da Redazione

Il cloud è sempre più importante per le attività di data protection, come il backup. Allo stesso tempo, molte aziende abitualmente spostano i dati dal cloud all’on-premise, in una sorta di migrazione di ritorno, per svariate necessità. Sono due delle tendenze emerse da uno studio di Veeam Software, azienda specializzata in protezione dei dati: il suo “Veeam Cloud Protection Trends Report 2023”, commissionato a una società di ricerca terza, ha intervistato 1.700 leader IT di aziende di sette Paesi, cioè Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Giappone, Australia e Nuova Zelanda.

Tra le aziende rappresentate in questa indagine, uno schiacciante 98% utilizza l'infrastruttura ospitata nel cloud come parte della propria strategia di data protection, e in particolare per attività di backup e di disaster recovery. Ma attenzione: utilizzare il cloud per attività infrastrutturali, come il calcolo e l’archiviazione, o per lo sviluppo di applicazioni, non elimina automaticamente la necessità di prevedere un backup. Il cloud provider non è ha la responsabilità sulla protezione dei dati del cliente, a meno di non includere i servizi di backup e disaster recovery all’interno di specifiche offerte.

Eppure ancora oggi un numero non indifferente di aziende dà per scontato di non aver bisogno di una data protection nel cloud. Il 34% delle aziende non esegue ancora il backup delle condivisioni di file ospitate nella “nuvola”, e il 15% non esegue il backup dei database. Se non altro, il 90% delle aziende è consapevole della necessità di eseguire il copie di salvataggio dei file di Microsoft 365 con misure supplementari, anziché affidarsi solo alle funzionalità di ripristino integrate nella piattaforma. L’89% se ne occupa utilizzando utilizza backup/BaaS di terze parti o livelli avanzati di Microsoft 365, o entrambi i metodi.

L’altro dato schiacciante emerso dall’indagine è che l’88% delle aziende ha nuovamente spostato carichi di lavoro dal cloud al proprio data center per uno o più motivi, tra cui lo sviluppo, l'ottimizzazione di costi e prestazioni e il disaster recovery. Il quadro risultante è quello di una forte mobilità dei dati, che spesso vengono spostati dall’on-premise al cloud, e viceversa.

"La crescente adozione di strumenti e servizi basati sul cloud, amplificata dal massiccio passaggio al lavoro da remoto e dagli attuali ambienti di lavoro ibridi, ha posto l'accento sulle strategie di IT ibrido e di data protection in tutti i settori", ha dichiarato Danny Allan, Cto e senior vice president of product strategy di Veeam. “Con il continuo aumento delle minacce alla cybersicurezza, le aziende devono guardare oltre i tradizionali servizi di backup e costruire un approccio mirato che si adatti al meglio alle loro esigenze aziendali e alla loro strategia cloud”. 

 


“Questa indagine dimostra che i carichi di lavoro continuano a spostarsi in modo fluido dai data center al cloud e viceversa, così come da un cloud all'altro, creando ancora più complessità nella strategia per la protezione dei dati. I risultati dimostrano che, sebbene le aziende IT moderne abbiano fatto passi da gigante nel cloud e nella protezione dei dati, c'è ancora del lavoro da fare”, ha concluso Allan.

Un tema di fondo evidenziato dal report è che sempre più le aziende sono interessate a esternalizzare i propri backup e a ottenere un servizio di gestione "chiavi in mano" o "in bianco", invece di continuare a gestire l'infrastruttura Backup as-a-Service (BaaS) fornita dal personale IT interno. A detta di Veeam, ciò suggerisce che la fiducia nei fornitori sta aumentando e allo stesso tempo è una dimostrazione del fatto che le aziende faticano a reperire competenze IT specifiche al loro interno o sul mercato del lavoro. Attualmente il 42% delle aziende del campione usa il cloud storage come parte della propria soluzione di protezione dei dati autogestita, mentre il restante 58% delle aziende utilizza il backup gestito (BaaS). Ed è interessante notare che tra costoro quasi la metà (48%) ha iniziato con un cloud-storage autogestito ma alla fine è passata a al BaaS.

 
Tag: backup, disaster recovery, data protection

BACKUP

  • Cloud e cybersicurezza protagonisti al VeeamON Tour
  • Continuità e resilienza per la settima arte
  • Storage e backup per Kubernetes, integrazione tra Infinidat e Veeam
  • Veeam rafforza le competenze su backup di Var e service provider
  • Loredana Ferraiuolo va alla guida di Commvault Italia

NEWS

  • Intelligenza artificiale, un rischio pari alla bomba atomica?
  • L’assistente virtuale di Juniper si apre a ChatGPT e ai dati di Zoom
  • L’Ai generativa si radica negli sviluppi di Red Hat
  • Aziende avanti sul multicloud, ma sicurezza e visibilità sono critiche
  • DevSecOps, un corso di formazione per diventare esperti
Seguici:
IctBroadcast

Tweets by ictBusinessIT

Top news
  • Più lette
  • Ultime pubblicate
Focus su Sase e Zero Trust per Cradlepoint con l’acquisto di Ericom
Paessler estende la visibilità con l’acquisizione di Qbilon
Con il 5G arriveranno vantaggi anche per l'ambiente
Servizi e iPhone tengono a galla le vendite di Apple
LinkedIn pianifica licenziamenti ma anche nuove assunzioni
GenerativeShield, un intermediario fra utente e rischi dell’Ai
Qualcomm accelera sui veicoli connessi con l’acquisto di Autotalks
Sap e Siemens contro il Data Act, un rischio per la competitività?
Impresoft Group allarga l’offerta per l’industria con Open-Co
Personalizzato e omnicanale il viaggio con Swarovksi e Levi's
Workday, focus sulle medie imprese con un nuovo country manager
Siemens Xcelerator velocizza la transizione verso i digital twin
Alert senza falsi positivi, Forescout Xdr distribuito da Ingecom
Cyberattacco da record su Capita: costerà fino a 20 milioni di sterline
Trimestre in calo per Qualcomm, si punta sulla diversificazione
Gruppo Olidata guarda al futuro con una doppia acquisizione
Intelligenza artificiale, un bene o un male per il mondo del lavoro?
Microsoft e Google, prosegue la corsa all’AI nelle ricerche Web
Present, il percorso di trasformazione di un partner Sap
Natasha Perfetti guida le strategie di marketing di SB Italia
Intelligenza artificiale, un rischio pari alla bomba atomica?
L’assistente virtuale di Juniper si apre a ChatGPT e ai dati di Zoom
L’Ai generativa si radica negli sviluppi di Red Hat
Aziende avanti sul multicloud, ma sicurezza e visibilità sono critiche
DevSecOps, un corso di formazione per diventare esperti
Dati di sicurezza riuniti in un solo luogo con Amazon Security Lake
Vendite di Pc in calo del 29%, Hp continua a guardare al futuro
La piattaforma Sgbox si allarga con la gestione degli incidenti
Phishing endemico, ma è quello mirato a fare i maggiori danni
Il cloud ibrido ispira le evoluzioni software di Infinidat
Chi siamo
Contatti
Privacy
Informativa Cookie
News
Focus
Eccellenze.it
Strategie di canale
The Innovation Group
Technopolis
indigo logo tig logo
© 2023 The Innovation Group, via Palermo 5, 20121 Milano | P.IVA 06750900968