La velocità connota da tempo il ritmo dell’evoluzione tecnologica, ma l’AI generativa ha dato un’ulteriore spinta in questa direzione: “Sono passati poco più di due anni fra le prime sperimentazioni su ChatGpt e lo sviluppo di soluzioni basate sugli agenti”, ha osservato Richard Smith, vice president of technology di Oracle Emea, presenta alla tappa milanese dell’Oracle Cloudworld Tour. “L’accessibilità è centrale per favorire una rapida adozione”.
In questa direzione, va il recente annuncio di Agent Studio, una piattaforma per la creazione, l'estensione, la distribuzione e la gestione di agenti di intelligenza artificiale (e team di agenti) nelle aziende, che sarà integrata gratuitamente nella suite Fusion Cloud Applications: “I clienti possono utilizzare agenti già pronti all'uso o crearne di propri: l'importante è dare loro la possibilità di scegliere", ha indicato Chris Leone, executive vice president AI Agents, Cloud Applications di Oracle. “Il vantaggio si crea quando esiste la possibilità di progettare soluzioni su misura sulle specifiche esigenze organizzative e aziendali. Noi offriamo questa flessibilità, aprendo anche all’integrazione con agenti di terze parti o creati con altre piattaforme”.
Peraltro, il vendor ha sottolineato come siano già disponibili oltre 50 agenti AI preconfigurati per i diversi ruoli aziendali e oltre 100 casi d’uso di AI generativa, tutti attivabili senza ulteriori costi, all’interno delle subscription SaaS, che prevedono aggiornamenti automatici ogni 90 giorni.
Chris Leone, executive vice president AI Agents, Cloud Applications di Oracle
Per tenere il passo del mercato e delle tendenze in corso, è inevitabile anche Oracle cavalchi il filone dell’AI agentica. D’altra parte, Gartner prevede che entro il 2028 circa il 33% delle applicazioni software aziendali includerà l'intelligenza artificiale agentica, rispetto a meno dell'1% nel 2024. Grand View Research, dal canto proprio, indica che il mercato globale degli agenti di intelligenza artificiale, stimato in 5,4 miliardi di dollari nel 2024, dovrebbe crescere a un tasso ponderato del 45,8% tra il 2025 e il 2030, trainato dalla crescente domanda di automazione, dai progressi nell'elaborazione del linguaggio naturale e dalla crescente domanda di esperienze personalizzate per i consumatori finali.
Anche in Italia ci sono evoluzioni concrete in corso. Abbiamo già dato conto degli sviluppi messi a punto da Almawave e della loro integrazione nella Oracle Cloud Infrastructure. Ma diverse altre aziende stanno lavorando sugli sviluppi legati all’agentic AI. Ermenegildo Zegna, per esempio, sta seguendo questa via come nuova fase di un programma di trasformazione avviato da qualche anno e incentrato sulla tecnologia per semplificare i processi, ma anche per comunicare con la clientela più aggiornata: “Il cloud ha fatto da trampolino per coniugare l’azienda sartoriale storica e la velocità del fashion giovane cresciuto negli ultimi anni”, ha commentato il group Cio Matteo Torti. L’azienda ha già implementato agenti sui propri tool e ha attivato un piano per individuare le aree di investimento: “Engagement dei clienti e personalizzazioni con messaggi tarati sui gusti sono le evoluzioni più logiche”, ha aggiunto Torti. “Ma stiamo analizzando applicazioni anche sulla convergenza fra gli input degli stilisti e le attitudini della clientela, la prototipizzazione e l’efficienza interna nel back-end”.
Sviluppi interessanti arrivano anche dalla Pubblica Amministrazione, come dimostra l’esperienza portata avanti dal Consiglio di Stato: “Se il cloud ha per noi fatto da spartiacque per andare oltre i limiti della precedente infrastruttura on-premise, l’AI sta già rivestendo un ruolo strumentale nella ricerca documentale a supporto del lavoro delle persone destinate a prendere decisioni”, ha illustrato la consigliera Brunella Bruno. “Abbiamo scelto di sviluppare internamente il modello di linguaggio e di addestrarlo solo con i nostri dati, ottenendo un risultato adattabile ai frequenti cambiamenti normativi. I primi casi d’uso sono già operativi, ad esempio per il confronto di casi che presentano similitudini fra loro”.