Blackberry accende la scintilla della sicurezza IoT
Con Spark l’azienda propone una piattaforma onnicomprensiva e in continua evoluzione, che si prefigge il compito di proteggere integralmente hardware, software e reti nell’era dell’Internet delle cose.
Pubblicato il 13 settembre 2018 da Redazione

Dal cuore ai confini della rete in sicurezza. Potrebbe essere questo il claim della “nuova” Blackberry, decisa a concentrarsi sempre più sulla protezione delle infrastrutture dopo il parziale abbandono del mercato degli smartphone. L’azienda canadese ha presentato Spark, che viene definita come una piattaforma per l’Enterprise of Things (EoT, la versione universalistica dell’Internet of Things in salsa aziendale) “progettata per l’iperconnettività ultrasciura dal kernel all’edge”. Proclami futuristici a parte, l’obiettivo del vendor è quello di proteggere qualsiasi elemento si trovi all’interno delle reti: dagli endpoint alle applicazioni, passando per i dati generati da utenti e servizi e gli oggetti connessi. Spark viene proposta sia agli Oem, quindi ai produttori di device, sia alle organizzazioni che poi dovranno integrare queste soluzioni al proprio interno.
Le imprese potranno così sfruttare l’intelligenza artificiale per gestire i dispositivi dell’IoT, a prescindere dal sistema operativo, tramite una console centralizzata oppure ricorrendo a piattaforme terze come Amazon Web Services, Android Things, Microsoft Azure, Ibm Watson e altre. Spark viene visto come un progetto onnicomprensivo e in continua evoluzione, in quanto in futuro verranno progressivamente aggiunti nuovi componenti.
La casa della mora si muove sostanzialmente verso tre direzioni: la messa in sicurezza nativa dell’hardware, con la possibilità di integrare direttamente sul silicio soluzioni che permettano di compromettere il firmware; un’offerta software che include anche servizi preesistenti, come Blackberry Dynamics e Blackberry Workspaces e, infine, il controllo degli accessi per la creazione di profili utenti a cui assegnare determinate policy.
Secondo il vendor canadese, Spark potrebbe essere utilizzato per proteggere i dispositivi medici utilizzati per monitorare lo stato di salute dei pazienti. Nei veicoli a guida autonoma, invece, la piattaforma permetterebbe alle macchine di comunicare in tempo reale e sicuro con altri mezzi o con l’infrastruttura sottostante.
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