Per restare (o diventare) competitive e trasformarsi in chiave digitale, le aziende devono necessariamente investire in tecnologie informatiche e digitale, spendendo magari qualcosa in più rispetto al passato. Lo faranno, anche se forse senza grandi exploit, stando a un sondaggio realizzato dalla società californiana Tech Pro Research, che nel mese di agosto ha intervistato un centinaio di professionisti It di altrettante aziende del mondo. Il campione includeva soprattutto It manager, It executive e generici membri dello staff It di società piccole e medie, almeno nell'accezione non italiana di questi attributi.
Il dato di fondo è abbastanza confortante: in media, per il 2019 gli intervistati pianificano di elevare i budget destinati a informatica e soluzioni digitali di una percentuale comprese fra l'1% e il 10%. Non è moltissimo, forse, ma quel che in generale emerge dal sondaggio è un clima favorevole agli investimenti, anche perché cresce la consapevolezza su quanto la tecnologia sia strategica per il business un po' in tutti i settori.
Nel 2019 le aziende coinvolte spenderanno soprattutto in cybersicurezza, area che si conferma come prima preoccupazione e interesse così come già accaduto quest'anno. Seguiranno, come destinazione dei budget, i servizi cloud, ma l'area di investimento più in crescita riguarderà l'aggiornamento e la formazione dei dipendenti. Il 44% degli intervistati, infatti, ha indicato questo tema fra le priorità del 2019.
Sebbene sembrino disposte a spendere un po' di più, le aziende non lo faranno a cuor leggero o superficialmente. Dall'indegine sono emerse crescenti aspettative di ritorno sugli investimenti in tempi brevi e maggiori pretese nei confronti dei vendor, a cui sempre più si chiederà di dare dimostrazioni di efficacia sulle proprie soluzioni e prodotti in fase di prevendita.