14/03/2023 di Redazione

Commvault si allarga alla salvaguardia multicloud ibrido

Gli aggiornamenti contenuti nella Platform 2023 estendono la data protection verso una maggior interattività con gli hyperscaler, ma integrando anche una sicurezza focalizzata soprattutto sulla rapida rilevazione di anomalie.

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Assommano a diverse centinaia le nuove feature che fanno parte della più recente release di Commvault, ovvero la Platform 2023: “Di queste, circa quattrocento derivano direttamente dai feedback dei nostri clienti”, specifica Vincenzo Costantino, senior director, sales engineering South Western Europe della società specializzata nella data protection.

Può sembrare fin troppo, ma il vendor ha in realtà semplificato il ritmo dei suoi aggiornamenti annui, portandoli da quattro a due e accumulando inevitabilmente più novità in ogni release. Quest’ultima, in particolare, concentra gli elementi innovativi sulla postura di sicurezza dei clienti, l’integrazione con i principali hyperscaler e la ricerca di risparmio attraverso le efficienze operative.

Ne deriva uno strumento di protezione dei dati ormai aperto verso gli ambienti multicloud ibridi, potendo supportare ciò che risiede su Microsoft Azure, Aws Cloud, Google Cloud Platform e Oracle Cloud Infrastructure. L’azienda, in particolare, ha  lavorato a stretto contatto con Microsoft per essere la prima piattaforma di protezione dei dati a supportare i Restore Points di Azure, ma allo stesso tempo è ora disponibile l’integrazione con Amazon FSx for NetApp e il supporto di Oracle Cloud Infrastructure con accesso infrequente e per livelli di storage combinati: “Abbiamo fatto molti passi avanti anche per la protezione degli ambienti Kubernetes”, aggiunge Costantino. “Molte sono le aziende che si stanno spingendo in questa direzione e possiamo testimoniare che una delle più grandi aziende italiane ha migrato tutto sulla nostra piattaforma, in tempi contenuti e con un taglio del 40% nei costi operativi”.

Vincenzo Costantino, senior director, sales engineering South Western Europe di Commvault

Un altro tema forte sviluppato da Commvault nei tempi più recenti riguarda la sicurezza. Qui si era già registrata lo scorso anno l’introduzione di Metallic ThreatWise, una soluzione che inserisce delle “esche” nelle infrastrutture dei clienti allo scopo di intercettare rapidamente gli attacchi per diluirli con azioni di disturbo, in integrazione con altre componenti già presenti, su tutte i Siem. Una novità introdotta con la Platform 2023 è la scansione di tutti i file presenti nel backup, allo scopo di andare a rimuovere anche un singolo file infetto, senza dover intervenire sugli aggiornamenti generali: “Perseguiamo una strategia zero-loss e ci arriviamo attraverso una visione end-to-end sui dati memorizzati e la possibilità di supportare workload di ogni genere, che siano in-house, sul cloud o nell’edge, virtualizzati o ospitati su appliance. Con noi un solo codice protegge tutto e può essere scritto ovunque, con una matrice di compatibilità molto ampia”, tiene a sottolineare Costantino.

L’allargamento verso la sicurezza deriva dalla spinta caldeggiata proprio dalla clientela di Commvault, quindi dalla constatazione di come il backup sia diventato un bersaglio primario di attacco, per rendere complesso alle vittime il recupero dei dati bloccati o sottratti: “Tuttavia non abbiamo intenzione di sostituirci agli specialisti della cybersecurity”, si affretta a precisare Costantino. “Abbiamo un approccio aperto e molte Api a disposizione per integrarci con soluzioni complementari, avendo sviluppato anche partnership specifiche, come quella con CyberArk”.

Le novità della Platformr 2023 appaiono coerenti con l’evoluzione che Commvault ha intrapreso negli ultimi anni, per allargarsi dal puro backup alla data protection nella sua accezione più estesa. In parallelo con il raddrizzamento strategico, sta procedendo anche il lavoro di supporto a partner chiamati, a propria volta, a far evolvere la propria proposizione: “Abbiamo la fortuna di aver operato in Italia da sempre con realtà a valore aggiunto”, rimarca Costantino, “ma certamente anche da parte loro occorre fare il salto di qualità che i clienti ci chiedono. Alcuni, nella nostra rete, hanno già iniziato a offrire servizi gestiti e noi li supportiamo con opportune campagne di formazione estese tanto ai distributori quanto ai partner strategici”.

 

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