15/07/2021 di Redazione

Copyright, mezzo miliardo di multa francese a Google News

L’Autorité de la concurrence ha sanzionato l’azienda per il mancato adeguamento dei termini contrattuali di Google News, che penalizzerebbero gli editori e i titolari dei diritti.

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Google incassa un’altra multa francese, la più alta finora ricevuta dalla terra d’oltralpe: 500 milioni di euro. L’autorità antitrust transalpina, Autorité de la concurrence, ha giudicato Big G colpevole di aver imposto agli editori e alle agenzie di stampa regole svantaggiose per l’inserimento delle proprie pagine Web in Google News. Associazioni di editori si erano rivolte all’antitrust, sostenendo che gli accordi per la veicolazione di contenuti su Google News violassero la  legge europea sul copyright. 

Conseguentemente, lo scorso aprile l’autorità aveva chiesto all’azienda californiana di modificare i termini contrattuali, così da riconoscere una maggiore remunerazione agli autori dei contenuti. Il mancato adeguamento ha spinto l’antitrust a procedere con le maniere forti. Oltre al pagamento della sanzione, ora viene richiesto a Google di “presentare un'offerta di remunerazione" agli editori e alle agenzie di stampa, così da evitare ulteriori multe. 

Da Mountain View non si è fatta attendere una replica: “Siamo molto delusi da questa decisione: abbiamo agito in buona fede durante l'intero processo. La multa ignora i nostri sforzi per raggiungere un accordo e ignora la realtà di come funzionano le notizie sulle nostre piattaforme. Ad oggi, Google è l'unica azienda ad aver annunciato accordi sui diritti connessi”. La società ha anche comunicato di essere in procinto di chiudere un accordo di licenza con Agence France-Presse, valido in tutti i Paesi, con associata remunerazione per i detentori del copyright sui contenuti giornalistici.

Una buona notizia, che allenta un po’ la tensione dei rapporti che intercorrono tra Google e la Francia. Già nel 2014 la Commission Nationale de l'Informatique et des Libertés aveva inflitto all’azienda una multa di 150mila euro per violazione della privacy: due anni prima l’azienda aveva riunito sotto un’unica regola di gestione i dati personali raccolti dai suoi vari servizi, che dunque venivano usati per scopi diversi da quelli originari. Nel 2019, poi, l’autorità antitrust capeggiata da Isabelle de Silva aveva scagliato una sanzione dieci volte più salata, 150 milioni di euro, per abuso di posizione dominante nel campo dell’advertising tramite la piattaforma Google Ads. I 500 milioni di euro della nuova multa antitrust segnano un record per l’autorità francese garante della libera concorrenza.

 

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